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Manziana celebra la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate

Il primo cittadino scrive una lettera a tutti i cittadini di Manziana nati tra il 1916 e il 1925. “E’ grazie a loro se oggi il nostro paese gode di principi come pace e libertà”.

Manziana celebra la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate –

Anche Manziana celebra la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate.

E quest’anno in occasione del centenario di questa festività, il primo cittadino, ha scritto personalmente una lettera a tutti i cittadini di Manziana nati tra il 1916 e il 1925.

IL DISCORSO DEL SINDACO BRUNO BRUNI

“Era il 1919 quando per la prima volta venne festeggiata la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Oggi, in questo giorno così solenne, i pensieri si rincorrono: c’è sicuramente un enorme senso di gratitudine per tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per offrirci il presente che oggi viviamo.

Manziana celebra la giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate
Manziana celebra la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate

E’ per tale motivo che quest’anno, in occasione del centenario di questa festività, ho voluto scrivere personalmente una lettera a tutti i cittadini di Manziana nati tra il 1916 e il 1925: è grazie a loro se oggi il nostro paese gode di principi come pace e libertà.

Chiedo ad Alberto, l’alfiere della bandiera dei reduci e combattenti di leggere come l’Amministrazione comunale ha voluto rivolgere un pensiero speciale ai nostri concittadini nati nel periodo compreso tra il 1916 e il 1925.

D’altra parte invece tra la gente si respira anche tanta frustrazione, mista a rabbia: non riusciamo a concretizzare gli elementi basilari che fondano il nostro ordinamento sociale e giuridico.

La nostra costituzione recita che “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” ma oggi trovare un’occupazione è diventata una chimera.

Parallelamente a questo la pressione fiscale è tra le più alte in Europa e i servizi non sempre sono all’altezza delle reali necessità.

Da qui il malcontento che spesso ci impedisce di dare il giusto peso alle “ricchezze” di cui possiamo godere ogni giorno.

E così si arriva addirittura a pensare che ricorrenze come quella odierna siano inutili e prive di significato. Un grave errore che va a minare le fondamenta del nostro Stato.

Stare uniti, condividere il peso da portare è essenziale soprattutto nei momenti di difficoltà come quelli che da anni stiamo vivendo: non serve essere disfattisti. Serve stringere i denti e darsi da fare per migliorare la situazione. Così come fecero uomini e donne, militari e civili cento anni fa, durante i conflitti mondiali e nei periodi successivi.

Lo Stato è sicuramente fatto dalle Istituzioni ma non sbaglio se dico che lo Stato siamo tutti noi. Se condividiamo questo assunto, nessuno può sentirsi sollevato dal fare qualcosa e dall’offrire alla propria famiglia e più genericamente alla società il meglio di sé stessi.

Ma non basta, serve anche rispettare quei simboli e quelle bandiere che ci identificano.

Ecco, per me le forze dell’ordine sono questo, delle sentinelle silenziose al servizio dei Cittadini.

Ed è con questo spirito che in questa giornata mi sento di rendere loro onore, a chi è impegnato nel nostro Paese e a chi è coinvolto in missioni all’estero.

A loro va il nostro ringraziamento, consapevoli che in Italia non ci sono e non dovranno mai esserci sceriffi ma giovani uomini e donne che spendono la loro vita per proteggere la nostra.

Consentitemi infine, un ringraziamento speciale al nostro artista Ivano Petrucci che ha voluto contribuire a questa manifestazione rafforzando graficamente, ma anche nella nostra memoria i nominativi dei caduti di Manziana riportati sul monumento dei caduti. Grazie all’associazione La Settima Nota per aver animato la santa Messa, grazie alla Banda Manziana Alberto Tabirri per aver partecipato con passione, grazie a tutte le Autorità militari, civili, grazie a don Yamil, a don Angelo e alla comunità parrocchiale.

Grazie a tutte le associazioni per la loro presenza.

Grazie a tutti

VIVA L’ITALIA UNITA, VIVA LE FORZE ARMATE!

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