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Ladispoli, Rossi: “Si istituisca la residenza fittizia per i nuovi invisibili”



Il consigliere comunale e presidente di Humanitas, Ida Rossi, punta i riflettori sulle famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria e delle restrizioni imposte dal Governo per contenere la diffusione del contagio. Tante le persone che hanno perso il lavoro. Alcune di loro non hanno più un tetto sulla testa

Ladispoli, Rossi: “Si istituisca la residenza fittizia per i nuovi invisibili” –

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La pandemia, il lockdown, la perdita del lavoro e ora, con lo sblocco degli sfratti anche della casa. Sono diverse le famiglie che purtroppo in questi due anni hanno risentito più di altri degli effetti economici negativi dell’emergenza sanitaria e delle restrizioni imposte dal Governo.

E a Ladispoli, purtroppo c’è chi oggi, è costretto a vivere in auto. Invisibili. Senza più una residenza su cui poter contare per poter accedere ai servizi sociali o agli aiuti messi a disposizione dal Governo, come il reddito di cittadinanza, per poter trovare una boccata d’ossigeno.

Da qui la richiesta al Comune di introdurre la residenza fittizia. A presentare la mozione, nella speranza possa essere discussa e approvata al prossimo consiglio comunale è il consigliere comunale e presidente di Humanitas, Ida Rossi. 

«C’è bisogno che il Comune dia il via libera alla residenza fittizia per dare aiuto a chi oggi un aiuto non può averlo». «Non sono riconosciuti più da nessuna parte», ha spiegato Rossi puntando i riflettori sui nuovi “invisibili”.

«Spero se ne possa parlare già al prossimo consiglio comunale», ha detto, ricordando come Cerveteri si sia già dotata di questo strumento. In sostanza il Comune dà la possibilità di acquisire la residenza al palazzetto comunale così da poter mettere in moto la macchina degli aiuti.

Aiuti che, in questi due anni, non si sono fermati nemmeno da parte delle associazioni di volontariato che, nel loro piccolo, cercando di dare una boccata d’ossigeno a quelle famiglie che ancora oggi non sanno come mettere insieme il pranzo con la cena.

C’è poi il problema degli sfratti. Dopo mesi di blocco, imposto dal Governo, oggi i nuclei familiari più “deboli” economicamente rischiano di ritrovarsi più senza una casa e chi la cerca ha sicuramente maggiori difficoltà rispetto al passato per potersene “accaparrare” una a “causa” della maggiore richiesta di garanzie da parte dei proprietari.

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