Ladispoli, pescatore in protesta lancia pietre alla Capitaneria, multato e denunciato –

Non gli è andata proprio giù quell’ispezione. Come riportato da Civonline, infatti, un giovane pescatore di 21 anni, esasperato dai controlli della Capitaneria di Porto, ha reagito lanciando pietre contro il gommone delle autorità mentre si trovava in prossimità della scogliera sul lungomare di via Marco Polo a Ladispoli. L’episodio, che ha attirato l’attenzione dei passanti, ha visto il giovane inveire e minacciare gli uomini in divisa, diventando sempre più aggressivo.
La reazione delle forze dell’ordine è stata immediata: la guardia costiera e i carabinieri della stazione locale hanno accerchiato il ragazzo, che si era reso irreperibile per mancanza di documenti. Dopo averlo calmato, le autorità lo hanno accompagnato a casa per identificarlo. Le conseguenze della sua ribellione non si sono fatte attendere: la Capitaneria di Porto ha inflitto una sanzione da mille euro e ha proceduto al sequestro dell’attrezzatura sportiva. Ironia della sorte, il giovane non aveva ancora catturato nulla, né orate né spigole.
Le autorità hanno anche denunciato il pescatore per minacce, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Questo episodio si inserisce in un contesto di controlli sempre più stringenti da parte delle autorità marittime, sia via terra che via mare, con l’obiettivo di arginare un malcostume che mette a rischio la sicurezza dei bagnanti, specialmente dei bambini, esposti a potenziali ferite causate da ami e lenze abbandonate. È preciso il divieto di esercitare l’attività di pesca dalle 8 alle 19, e chi ignora tali regole si espone a sanzioni severe.
Negli ultimi giorni, diversi pescatori sono stati multati o diffidati, e per i recidivi le contravvenzioni possono arrivare fino a 200 euro. Anche alcuni diportisti sono stati colpiti da sanzioni per essersi avvicinati troppo alla costa con motociclette d’acqua e natanti, mentre è vietato pescare fino a 250 metri dalla riva. Il monitoraggio delle autorità, quindi, continuerà incessantemente, in nome della sicurezza di tutti.
Questo fatto di cronaca ci ricorda quanto sia importante rispettare le norme per la salvaguardia del nostro ambiente e la sicurezza pubblica, affinché episodi simili non si ripetano e la serenità del lungomare possa essere garantita a tutti.