Spettacolo scritto e messo in scena da Leonardo Imperi: “L’intento principale del nostro lavoro non è solo quello di contrastare la mafia, ma di onorare il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita in questa battaglia, sia tra le istituzioni sia fra i civili.”
Ladispoli: domani sera, ore 21, all’Arena Teatro “La Grottaccia” lo spettacolo “Questa terra un giorno sarà bellissima” –
di Marco Di Marzio

A Ladispoli, in occasione del 33° anniversario della strage di Via d’Amelio, nella serata di sabato 19 luglio 2025, presso l’Arena Teatro “La Grottaccia”, andrà in scena lo spettacolo “Questa terra un giorno sarà bellissima”, di Leonardo Imperi.
L’evento, con ingresso gratuito e il cui inizio è previsto per le ore 21:00, è patrocinato dal Comune di Ladispoli – Assessorato alla Cultura, con il supporto della scuola d’arte “La Valigia dell’Attore, fondata dallo stesso Imperi.

Prima della rappresentazione teatrale, in video collegamento da Palermo interviene Giuseppe Sammarco, capo scorta di Giovanni Falcone, che racconterà la sua esperienza al servizio del magistrato ucciso il 23 maggio 1992 a Capaci.

Domani sera – dichiara intervistato Leonardo Imperi – , per la tredicesima volta presenteremo lo spettacolo “Questa terra un giorno sarà bellissima”, un’iniziativa culturale che ha catturato l’attenzione del pubblico fin dalla sua prima messa in scena nel 2022. In soli tre anni, abbiamo avuto il privilegio di portare questo importante progetto in varie location del nostro territorio, registrando sempre una risposta calorosa da parte degli spettatori. Sono stati circa 800 i presenti al Parco della Legnara a Cerveteri, e 300 alla villa imperiale romana a Marina di San Nicola, numeri significativi che dimostrano quanto sia sentita la tematica trattata. Questo spettacolo non è soltanto un momento di intrattenimento; è il frutto di un lavoro di documentazione storica approfondita, basato su processi e sentenze, che rievoca la lotta alla mafia partendo dal luglio 1971, con l’iconica intervista a Ninetta Bagarella da parte di Mario Francese, unica concessa nel corso della sua vita. Arriviamo così fino ai giorni nostri, esaminando anche le recenti sentenze relative alla trattativa Stato-Mafia. L’intento principale del nostro lavoro non è solo quello di contrastare la mafia, ma di onorare il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita in questa battaglia, sia tra le istituzioni sia fra i civili. Ogni vittima rappresenta non solo un ruolo istituzionale, ma anche una famiglia e un legame umano profondo. Ci teniamo a raccontare queste storie, evidenziando la presenza di figure spesso dimenticate o sottovalutate, come Rocco Chinnici, Ninni Cassarà e Beppe Montana, i cui contributi sono stati fondamentali nella costruzione della strategia anti-mafia. In particolare, vogliamo porre l’accento sulle vittime meno note, che, sebbene non siano state sotto i riflettori, hanno anch’esse giocato un ruolo cruciale in questa lotta. I nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino possono essere i più riconosciuti, ma accanto a loro ci sono stati uomini e donne, come Emanuela Loi, che hanno dato la vita per uno scopo più grande. Uno degli elementi centrali della nostra narrazione sarà il collegamento, prima dello spettacolo, con Giuseppe Sammarco, caposcorta di Giovanni Falcone, che, a causa di un infortunio, non era presente durante la strage di Capaci. La sua testimonianza arricchirà il racconto, portando alla luce aneddoti quotidiani e il profondo senso di responsabilità che caratterizzava il rapporto tra lui e Falcone. Invitiamo il pubblico a partecipare a questa celebrazione che non è solo un ricordo, ma un atto di giustizia verso tutte le vite spezzate dalla mafia. Vogliamo onorare questi eroi, ricordare il loro sacrificio e lanciare un messaggio forte e chiaro: non possiamo dimenticare. Vi aspettiamo sabato per un’esperienza teatrale intensa e significativa.