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Ladispoli, Ascani (PD): “Ho presentato una mozione per aderire al Biodistretto Etrusco Romano”

Ladispoli, Ascani (PD): “Ho presentato una mozione per aderire al Biodistretto Etrusco Romano” –

Ladispoli Ascani
Ladispoli, Ascani: “Ho presentato una mozione per aderire al Biodistretto Etrusco Romano”

“Turismo, Agricoltura biologica, Ambiente, Sviluppo sostenibile e Fare Rete nel Territorio sono le parole chiave che mi accompagnano da sempre nella mia attività politica (basta ricordare ad esempio l’Alleanza turistica dell’Etruria Meridionale)”

Lo dichiara in un comunicato il consigliere comunale PD Ladispoli Federico Ascani, affermando inoltre:

“La mozione è stata votata all’unanimità con l’impegno di verificare le condizioni nelle forme e nei modi, approfondendo le opportunità nell’apposita commissione consiliare. Ho accolto alcuni emendamenti per portare un esito positivo alla votazione in aula. Ora però è necessario di evidenziare l’importanza dello sviluppo turistico al fine di promuovere questo come altre occasioni per alzare il livello è porre sempre più l’attenzione su un rilancio turistico del territorio. Per questo proporrò un evento ad hoc.

Ma cosa è nello specifico e a cosa serve un biodistretto? 

La Regione, attraverso l’individuazione e il riconoscimento dei biodistretti, persegue, in particolare, l’obiettivo di:
a)  valorizzare la conservazione delle risorse naturali e locali impiegando le stesse nei processi produttivi agricoli, al fine di salvaguardare l’ambiente e favorire lo sviluppo sostenibile del territorio;
b) valorizzare e sostenere la produzione, il confezionamento, la commercializzazione, la distribuzione e la promozione dei prodotti biologici;
c)  favorire e semplificare l’applicazione delle norme di certificazione biologica e ambientale previste dal regolamento (CE) n. 2018/848/UE e dalla normativa statale;
d) favorire i rapporti commerciali tra i soggetti della filiera;
e)  promuovere e sostenere l’agricoltura sociale finalizzata ad impiegare risorse umane nelle aziende agricole per promuovere azioni terapeutiche, di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa, di educazione e di ricreazione;
f)  promuovere la sovranità alimentare, la coesione e la partecipazione dei soggetti economici e sociali presenti in un ambito territoriale delimitato ed omogeneo;
g) promuovere e sostenere le azioni finalizzate alla valorizzazione e conservazione della biodiversità, agricola e naturale, del paesaggio e del patrimonio storico culturale;
h) applicare i concetti di eco-sostenibilità economica, ambientale ed energetica alla filiera, in un’ottica di uso razionale delle energie e delle fonti energetiche rinnovabili;
i)  favorire la riduzione dell’impatto ambientale anche attraverso il miglioramento e recupero dei terreni marginali, l’incremento della fertilità di quelli esistenti, la riduzione delle emissioni di gas serra e della produzione pro capite dei rifiuti, la salvaguardia delle risorse idriche anche attraverso la tutela delle aree di escavazione dismesse non recuperate ed interessate da falde acquifere esposte o superficializzate, la limitazione di consumo di suolo ed il contrasto alle monoculture;
l)  promuovere l’apicoltura come attività rilevante per il mantenimento della biodiversità;
m) garantire la sicurezza degli alimenti;
n) sostenere il posizionamento sui mercati nazionali ed internazionali delle imprese;
o) promuovere e sostenere le attività eco compatibili collegate all’agricoltura biologica, quali l’offerta di prodotti biologici nella ristorazione pubblica e collettiva, la vendita diretta, la filiera corta, la produzione di energie rinnovabili, l’attività agrituristica, il turismo rurale, l’eco-turismo, il turismo culturale e quello enogastronomico;
p) promuovere l’agroecologia e favorire la biodiversità tenendo conto della Dichiarazione del Forum internazionale di agroecologia di Nyéléni, Mali, del 27 febbraio 2015 e della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei contadini e di altre persone che lavorano in zone rurali.

Sulla base di tutte queste opportunità con Delibera di Giunta Regionale del 01 ottobre 2019 n.683, è stato individuato e riconosciuto il distretto biologico denominato “Biodistretto Etrusco Romano”. Possono assumere la qualifica di associati al Biodistretto, produttori agricoli biologici o in convenzione, operatori biologici, enti pubblici e privati, associazioni di promozione e/o ristorazione privata e collettiva, operatori dell’accoglienza e del commercio, soggetti pubblici e privati che ricadono nell’ambito del distretto biologici.

Il Biodistretto, senza scopo di lucro, ha come finalità ed obiettivi quelli di valorizzare la natura, il paesaggio, l’ambiente, i beni storici e archeologici e l’agricoltura, attraverso la promozione e la diffusione delle loro eccellenze, attraverso anche la promozione ed organizzazione di iniziative sociali, sportive e culturali, nonché del turismo rurale;
Le finalità e gli obiettivi perseguiti dal Biodistretto sono in linea con le realtà produttive, turistiche e sociali del Comune di Ladispoli che, pertanto, potrebbe trarre beneficio dall’adesione allo Biodistretto stesso.

Il Piano triennale del Biodistretto è un piano molto elastico, in quanto ogni anno e quando ci sono novità, può accogliere argomenti nuovi legati al territorio, al turismo, o ad attività a questi connessi, o legati alle aziende agricole.
Ogni anno è possibile rimodulare i progetti in funzione delle disponibilità finanziarie della Regione: maggiori sono i fondi, maggiori sono le attività che è possibile svolgere.”

Ladispoli, Ascani (PD): “Ho presentato una mozione per aderire al Biodistretto Etrusco Romano”
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