“La giudico molto importante, è la prima volta che si svolge a Ladispoli un evento di tali dimensioni”
Ladispoli, anche il maestro Venanzoni e le sue opere alla Biennale della Riviera Romana –
di Marco Di Marzio
Anche le opere del maestro Guido Venanzoni alla prima edizione della Biennale della Riviera Romana, in programma a Ladispoli dal 10 al 25 agosto 2023. A far compiere un’ulteriore salto di qualità alla prestigiosa mostra d’arte infatti, in scena nella cittadina balneare, luogo di vita dello stesso artista, divenuto ormai un professionista nel settore riconosciuto a livello nazionale, anche alcuni dei dipinti da lui prodotti, sintesi di due delle sue più grandi passioni: la pittura e la riscoperta storica del territorio. Lo incontriamo in città, proprio in questi giorni di esposizione, in compagnia dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ladispoli Margherita Frappa, ideatrice della biennale, con i quali chi scrive ha avuto modo di poter scambiare due chiacchiere, raccolte successivamente in una breve intervista, così da conoscere meglio tale partecipazione alla manifestazione artistica, che il prossimo 23 agosto, ore 21, in Piazza Rossellini vedrà le premiazioni.
Maestro Venanzoni, dunque anche lei e le sue opere alla prima Biennale della Riviera Romana, cosa l’ha spinta a partecipare?
Si, alcune delle mie opere sono esposte alla biennale. A spingermi a partecipare è stata l’Assessore alla Cultura del Comune di Ladispoli Margherita Frappa, la quale venendo a casa mia ha sollecitato la mia presenza a questo evento. Senza alcuna esitazione accettai immediatamente perché ritenni l’iniziativa molto importante per la città. Per la prima volta infatti si svolge sul territorio una biennale d’arte dove possono partecipare artisti locali, d’Italia e d’Europa. Pertanto colgo l’occasione di ringraziare l’assessore Frappa per l’operato svolto fino a questo momento.
Assessore Frappa, quali emozioni si provano nell’avere tra i partecipanti alla biennale anche il maestro Venanzoni?
Onore e gratitudine per la sua presenza ad un evento così importante. Le sue opere hanno sicuramente dato alla biennale un valore aggiunto. Il maestro Venanzoni è un artista di grande talento, riconosciuto e apprezzato da tutti i critici e storici d’arte. Lo stesso prof. Sgarbi, oggi sottosegretario alla Cultura, lo aveva voluto nella sua mostra a Sutri. Lo conosco da poco e l’ho stimato da subito e fin dal nostro primo incontro, avvenuto nella sua bottega, abbiamo condiviso l’obiettivo di valorizzazione dell’arte e degli artisti del nostro territorio.
Maestro Venanzoni, come giudica la prestigiosa iniziativa culturale e artistica intrapresa dall’Assessore Frappa per la città di Ladispoli?
La giudico molto importante, è la prima volta che si svolge a Ladispoli un evento di tali dimensioni. Citato dall’assessore Frappa, mi permetta di ringraziare il Professor Vittorio Sgarbi, a cui io personalmente devo tutto per avermi lanciato in quest’avventura artistica, per aver espresso il suo endorsement pubblico a questa mostra.
Assessore Frappa, iniziata lo scorso 10 agosto come procede la biennale?
Dal giorno dell’inaugurazione abbiamo riscontrato tantissimi consensi. Anche la stampa si è molto interessata all’evento, riconoscendolo come un’iniziativa che nel tempo diventerà un evento internazionale di prestigio per tutto il nostro territorio. Come sottolineato ora dal maestro Venanzoni, lo stesso Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha manifestato il suo compiacimento per l’iniziativa e potrebbe anche sorprenderci con una sua visita.
Maestro Venanzoni, come sta vedendo lei la prosecuzione della biennale?
La sto vedendo molto bene, esposizioni di grande livello e tantissima partecipazione di pubblico. Per Ladispoli, come già detto, questa è un’iniziativa importante, innovativa, che spinge la città a crescere ricercando nuove leve del suo sviluppo. Puntare all’arte è sempre una grande cosa, per di più per questa città, giovane ma comunque con un’identità chiara e che guarda alla prospettiva sempre con la volontà di crescere.
Assessore Frappa, data l’importanza dell’artista, con la presenza di Venanzoni la biennale compie un salto di qualità ulteriore?
Come già detto nella domanda precedente, con la presenza del maestro Venanzoni la biennale compie un’ulteriore salto di qualità. È innegabile il valore dell’artista, per di più che vive ed opera proprio in questa città. Fattori che mi portano a ripete che è un grande orgoglio averlo in questa manifestazione.
Maestro Venanzoni, quali sono le opere da lei esposte a questa biennale?
I dipinti che ho esposto a questa biennale sono: “Gli amori di Caravaggio”, nella quale sono raffigurati l’artista, la sua amante Lena, immaginandoli a passeggio per il Castello di Santa Severa; “L’incontro di Caravaggio con la Marchesa Colonna”, dove riprendo l’artista impegnato a chiedere alla marchesa di farlo fuggire e ripararsi in alcuni suoi feudi di proprietà; l’ultimo, il più importante, “L’ultimo approdo di Caravaggio”, avvenuto a Palo.
Assessore Frappa, quali sono le sue considerazioni sull’arte espressa da Venanzoni?
Poiché non sono né un critica né uno storica dell’arte, posso solo esprimermi da spettatrice che rimane meravigliato dinanzi a tanta bellezza e tanto talento. Un talento che lo ha reso famoso in Italia ed all’estero (le sue opere sono state esposte in Europa ed in alcuni musei in Medio Oriente) ed è un grandissimo onore per la città di Ladispoli.
Maestro Venanzoni, tema del momento e che la riguarda da vicino la morte di Caravaggio, come secondo lei il territorio deve affrontare in maniera appropriata l’argomento?
Personalmente consiglierei alla città di Ladispoli, ed in particolare all’assessore alla cultura Margherita Frappa di concentrare tutta l’attenzione sull’ultimo approdo, perché tale è l’unica cosa compiuta da Caravaggio. Tutti i professori di storia, e coloro che hanno approfondito l’argomento, peraltro sono concordi su questo. Perciò pian piano è dovere di tutti portare Ladispoli a far parlare dell’ultimo approdo così da poter poi giungere alla verità sulla morte dello stesso Caravaggio, ancora avvolta nel mistero.
Assessore Frappa, in chiusura, perché vedere le opere di Venanzoni?
Perché il mondo, le persone hanno bisogno di bellezza. La bellezza, infonde gioia , è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che ci alleggerisce nei momenti difficili; che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione. E allora, dinanzi a così tanta bellezza espressa nelle opere del maestro Venanzoni non possiamo che provare emozioni che scaldano il cuore.