Se ne parlerà nell’assemblea pubblica promossa da Potere al Popolo il 14 novembre alle 18 in via Rimini 10 a Ladispoli
“Fusione Ladispoli/Cerveteri: più contributi dello stato e più risparmi per i cittadini” –
Riceviamo e pubblichiamo –
In un documento del 17 settembre 2018, pubblicato dall’IFEL che è una fondazione dell’ANCI (Associazione nazionale dei comuni italiani) denominato «Aggregazioni di Comuni come Opportunità di innovazione», a cura del prof. Luigino Sergio, tra le altre numerose informazioni è riportato un dato che è da considerare tra quelli più importanti nell’ambito della discussione che si è generata sull’ipotesi di fusione dei comuni di Cerveteri e Ladispoli.
Si tratta del contributo straordinario che lo Stato conferisce nel caso di fusione di comuni:
“…La legge di stabilità 2017 aumenta il contributo statale per i Comuni istituiti tramite fusione. Gli incentivi erogati dal Ministero dell’Interno, già aumentati dal 20% al 40% dei trasferimenti erariali 2010 con la legge di stabilità dello scorso anno, sono ora saliti al 50% (art1, comma 447 della legge).La legge di bilancio 2018 aumenta la percentuale di contributo al 60%.
… Rimane invariato il tetto dei 2 milioni di euro massimi a beneficiario e i 30 milioni complessivi destinati al finanziamento del Fondo dedicato. Questa nuova previsione normativa porterà il contributo statale a pesare fra il 12 e il 14% delle spese correnti per ciascun Comune, generando un impatto molto significativo per gli enti che ne beneficeranno.
Per ricapitolare: facendo riferimento al solo contributo straordinario dello Stato di cui sopra, la fusione di Cerveteri e Ladispoli porterebbe nelle casse del nuovo comune 2 milioni all’anno per 10 anni e ciò produrrebbe una disponibilità finanziaria aggiuntiva molto rilevante rispetto alla situazione attuale dei due comuni separati che impatterebbe in modo più che positivo sul bilancio dell’amministrazione.
Se a questo contributo straordinario si sommano poi la revisione delle rimesse erariali derivanti dalle nuove dimensioni del comune e soprattutto i risparmi ottenuti da una gestione comune dell’amministrazione e i risparmi di scala ottenuti rispetto a tutti i servizi da erogare ai cittadini, la disponibilità economica del nuovo comune risultante dalla fusione tra Ladispoli e Cerveteri aumenterebbe di parecchi milioni annui e determinerebbe maggiori e migliori servizi ai cittadini, maggiore occupazione, maggiori investimenti pubblici, un migliore e più curato impatto ambientale e un’amministrazione trasparente ed efficiente, adeguata ad un comune che diventerebbe il 5° comune del Lazio.
Parliamone il 14 novembre nell’Assemblea pubblica che si terrà a Ladispoli, in Via Rimini 10, dalle ore 18.00.
