Fondata dal nulla la sua scuderia vinse 7 titoli mondiali piloti e 9 costruttori, seconda solo alla Ferrari
Formula 1, addio a Sir Williams: fece la storia dell’automobilismo –
Il mondo della Formula 1 perde uno dei suoi protagonisti più importanti: è morto Sir Frank Williams, fondatore dell’omonima scuderia.
Williams si è spento a 79 anni: nella sua vita ha avuto successi e insuccessi, ha vissuto tragedie personali, finendo anche in sedia a rotelle a causa di un incidente nel 1986.
La sua scuderia vinse ben 16 mondiali tra piloti e produttori: la fondò nel 1969, facendosi prestare il telaio di una vecchia Brabham-Cosworth col quale allestì la sua prima auto mettendola alla guida del connazionale Piers Courage.
Con il tecnico Patrick Head, creò praticamente dal nulla un team corse in grado di vincere sette titoli piloti, di cui l’ultimo nel 1997 con Jacques Villeneuve, e nove titoli costruttori, ponendola al secondo posto dopo la Ferrari.
La morte di Piers Courage avvenuta nel 1970 lo segnò profondamente, ma non ne piegò la passione per le quattro ruote.
Il primo successo di Regazzoni nel 1979 e i dieci anni d’oro della Williams
Clay Regazzoni guidò una Williams con motore Cosworth fino al suo primo successo in F1, nel GP di Gran Bretagna, 1979.
L’australiano Alan Jones vinse il primo titolo piloti della squadra la stagione seguente. La Williams ottenne anche il campionato costruttori quell’anno.
Keke Rosberg conquistò il titolo 1982, cui seguirono altri cinque nel periodo d’oro tra il 1987 e il 1997.
Nel 1986 ebbe un grave incidente automobilistico in Francia mentre si recava in aeroporto: ne uscì vivo, ma rimase paralizzato per il resto dei suoi giorni.
Gli anni ’90 tra Senna e gli ultimi mondiali piloti
Nel 1994 poi un’altra tragedia: uno dei suoi più cari amici, Ayrton Senna, perse la vita a Monza a bordo proprio di una Williams. Fu un fatto che gli spezzò il cuore.
La sua scuderia però continuò a ottenere successi e così, prima Demon Hill nel 1996 e poi Villeneuve nel 1997 portarono gli ultimi due titoli mondiali alla casa inglese.
Tre anni dopo, nel 1999, venne nominato cavaliere e ottenne il titolo di Sir.
Williams lasciò il board della sua azienda nel 2012: Bernie Ecclestone ebbe modo di dire che il team aveva perso la sua ragion d’essere con le sue dimissioni.
Claudio Lippi
We are filled with the most immense and deep sadness at the passing of Sir Frank Williams
— Formula 1 (@F1) November 28, 2021
His was a life driven by passion for motorsport; his legacy is immeasurable, and will be forever part of F1
To know him was an inspiration and privilege
He will be deeply, deeply missed pic.twitter.com/48JhruQpLK