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Emergenza covid, Cerveteri: incremento del 40-50% delle richieste ai Servizi sociali

L’assessore ai Servizi sociali di Cerveteri, Francesca Cennerilli: «Ci stiamo portando dietro gli strascichi del covid a livello economico»

Emergenza covid, Cerveteri: incremento del 40-50% delle richieste ai Servizi sociali –

La riapertura, la zona bianca, il venir meno delle chiusure se da un lato potrebbero far pensare finalmente a una boccata d’ossigeno alle tante famiglie che in questi ultimi due anni si sono ritrovati a fare i conti con le restrizioni imposte dal coronavirus, con la perdita del posto di lavoro, la cassa integrazione o la diminuzione dello stipendio; dall’altra parte, purtroppo, non sono riusciti a “risolvere” la situazione.

Emergenza covid servizi sociali

«Ci stiamo portando dietro gli strascichi del covid a livello contributivo», ha spiegato l’assessore ai servizi sociali di Cerveteri, Francesca Cennerilli.

In questi due anni è aumentato il numero di persone che si sono ritrovate a bussare alla porta del Comune per chiedere aiuto. «Si tratta di una nuova fascia di utenza che prima non aveva questa necessità», ha proseguito l’Assessore.

Famiglie di ceto medio-basso, che magari prima dell’emergenza sanitaria non navigavano nell’oro ma grazie alle entrate mensili (gli stipendi) riuscivano a rimanere a galla.

«I sostegni del Governo e della Regione ci hanno permesso di dare più aiuto ai cittadini tramite i bonus spesa (ancora aperti), i contributi per i canoni di locazione e altri fondi appena arrivati e che metteremo a disposizione appena chiuderemo le domande per i bonus spesa», prosegue ancora Cennerilli.

Le famiglie che si sono rivolte al Comune in questi ultimi due anni sono veramente tante e nonostante quanti si sono rivolti al Comune ora hanno avuto una risposta positiva, le richieste continuano. Le richieste sono molteplici. Ognuno ha una sua necessità particolare, con il Comune che si è ritrovato, in questi ultimi due anni, a cercare di dare una risposta a un numero di utenti sempre più alto.

«C’è stato un incremento del 40-50% rispetto agli anni precedenti. Speriamo sia solo legato all’emergenza covid e che il ripartire dell’economia possa aiutarli», ha proseguito ancora l’assessore ai Servizi Sociali.

Agli aiuti degli uffici comunali ovviamente vanno sommati anche gli aiuti dei volontari della Protezione civile comunale, anche questo week end impegnati in una raccolta di generi di prima necessità per la costituzione di quei pacchi alimentari che andranno poi distribuiti tra i nuclei familiari più in difficoltà.

Una cosa però appare certa: «Se dovessero finire i fondi statali e regionali e la situazione dovesse rimanere questa, probabilmente dovremmo dare seguito a un impegno di spesa comunale molto importante».