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Coronavirus, il Sindaco di Allumiere chiede l’aiuto dell’esercito

Nonostante il Dpcm inviti tutti a restare a casa e a muoversi solo per motivi di necessità sono ancora troppe le persone in strada e pochi gli agenti a disposizione per controllare il territorio

Coronavirus, il Sindaco di Allumiere chiede l’aiuto dell’esercito –

Troppa gente ancora in giro per le strade dei comuni nonostante l’invito del Dpcm e più volte lanciato anche tramite mass media dagli uomini del Governo di restare a casa e muoversi solo in caso di estrema necessità.

Troppi pochi gli agenti delle forze dell’ordine a disposizione per controllare che il Dpcm venga rispettato alla lettera.

E così il sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini chiede l’aiuto anche dell’esercito.

“Purtroppo – scrive il Sindaco collinare – devo constatare che tutti gli sforzi che si stanno mettendo in piedi, con grandissimo sacrificio da parte delle Istituzioni e dei cittadini responsabili, vengono vanificate da comportamenti lesivi di alcuni sprovveduti.

Il momento è difficile e tutti siamo impegnati al massimo ma è necessario un ulteriore sforzo ed una forte collaborazione per far rispettare il divieto di transitare in spazi e strade pubbliche, se non per i casi previsti dal D.P.C.M..

Al fine di evitare atteggiamenti illegali e nocivi alla sicurezza dei cittadini, chiedo una presenza più costante e collaborativa delle forze dell’ordine che si trovano ad operare sul territorio comunale.

Confido in un immediato e positivo riscontro, per non vanificare il lavoro messo in campo e le risorse economiche impiegate”.

“Vogliamo anche l’esercito in strada”.

Solo così per il primo cittadino si potrà finalmente garantire che tutti restino in casa attuando il Dpcm.

Intanto, Pasquini, dopo la notizia che il covid-19 è arrivato anche in collina, nella vicina Tolfa, torna ad appellarsi alla popolazione.

“In maniera ancor più forte, in questo momento – ha detto – tutta la comunità di Allumiere è vicina a quella di Tolfa. Un momento difficile dal quale ne usciremo tutti insieme”.

“In questo momento come da protocollo, si sta cercando di ricostruire la rete dei contatti degli ultimi 14 giorni per procedere all’isolamento domiciliare”.

“Non chiedeteci nomi, si segue un protocollo rigidissimo e personale qualificato sta lavorando per tutti noi”.

“L’invito è imperativo: dobbiamo rimanere tutti a casa e limitare gli spostamenti solo ai motivi strettamente necessari”.

Un invito arrivato alle varie amministrazioni locali anche dalla Asl Roma 4.

“Ci chiedono di impedire in tutti i modi anche le passeggiate. Evidentemente si stanno rendendo conto che le maglie sono ancora larghe”.

“C’è ancora qualcuno che, visto che siamo in zone rurali … ‘mi faccio una passeggiata, poi incontro qualcuno e mi metto a fare due chiacchiere. Poi vado al cimitero e creo capannelli di gente'”.

“Molti comuni hanno chiuso i cimiteri, noi abbiamo ritenuto affidarci al buonsenso delle persone – ha proseguito ancora Pasquini – Se non evitate capannelli di persone ci vediamo costretti a chiudere anche il cimitero”.

E poi l’appello ai genitori: “I bambini non dovete mandarli a giocare sotto casa! Devono stare con voi. Siamo in piena emergenza. Tutti siamo potenziali portatori di virus”.

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