Civitavecchia, 450kg di cocaina sequestrati
Le sirene e i lampeggianti a corso Centocelle ieri mattina hanno attirato l’attenzione dei passanti. L’allarme, tuttavia, l’ha fatto scattare quella insolita novità: la Guardia di finanza che in pieno giorno chiude il portone della caserma non è cosa di tutti i giorni. Poi le prime notizie arrivate dal porto e i cronisti che hanno collegato i fatti: l’ennesimo sequestro di droga avvenuto all’interno dello scalo. Questa volta però l’operazione delle fiamme gialle si è rivelata più complicata del solito, ma l’impegno dei militari è stato premiato con un risultato pazzesco: 361 panetti di cocaina, per un totale di circa 450 chilogrammi.
Numeri impressionanti, un colpo durissimo inflitto alla criminalità organizzata. D’altronde la riorganizzazione del Gruppo Gdf di Civitavecchia non è stata decisa a caso: uomini e donne costantemente impegnati nell’attività di monitoraggio delle tratte e dei traffici portuali, che ormai sanno bene dove e come pescare. Ormai lo fanno con sempre maggiore frequenza e questa volta lo hanno fatto alla grande. La cocaina arrivata al porto di Civitavecchia dal Sud America e destinata quasi sicuramente alla zona di Salerno, non era nascosta nei motori, come solitamente avviene, bensì nel container, direttamente tra le banane. Un pallet intero imbottito di polvere bianca purissima, che non è sfuggito al fiuto del cane antidroga delle fiamme gialle; inutile impregnare tutto con benzina per ingannarlo.
I militari della Guardia di finanza hanno recuperato tutta la droga: un quantitativo spropositato di cocaina purissima che una volta tagliata e immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 170 milioni di euro. Si tratta del più grande sequestro di cocaina mai operato all’interno del porto di Civitavecchia, motivo per il quale i finanzieri hanno operato in totale sicurezza. Hanno blindato tutto, dall’area portuale alla caserma, per evitare situazioni spiacevoli. L’ennesima conferma che il Gruppo della Gdf di Civitavecchia funziona e lavora su numeri importanti.