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Andrà davvero tutto bene?

di Angelo Alfani

Andrà davvero tutto bene? –

Siamo nell’ultimo weekend di lockdown : da lunedì si entra nella cosiddetta fase due che rappresenta un passo, piccolo ma atteso, in avanti rispetto ai due mesi di segregazione straordinaria e di chiusura della maggior parte delle attività.

Alcune di queste, non tutte come sappiamo, apriranno con immense difficoltà, che si fa fatica anche ad immaginare.

Sono convinto ,e non sono il solo a crederlo, che ci aspettano periodi lunghi, molto lunghi, di lacrime e sangue.

Gli aiuti governativi sono briciole, quando arrivano.

Nel frattempo stanno per arrivarci addosso tutta una serie di scadenze che potrebbero rappresentare una mazzata definitiva per molti commercianti, artigiani, partite iva.Che a valanga potrebbero trascinarsi dietro i proprietari degli immobili che non vedono più pagamenti degli affitti, delle attività che non incrementeranno i loro incassi per la mancanza di quattrini circolanti, fagocitati in parte dalle tasse.

E non mi riferisco solamente a quelle governative, penso pure a quelle comunali.

Come cittadino ritengo doveroso che la Amministrazione cervetrana si impegni a trovare soluzioni per far sì che le tasse che gli spettano non risultino incubo insormontabile per i nostri concittadini.

So che sono state prese decisioni relative a posticipi, ma prima o poi arriveranno.

La mia richiesta è semplice e comprensibile a tutti, e mi risulta avanzata in altri comuni del Paese.

Si chiede che l’applicazione della Tari non tenga conto dei mesi in cui le attività economiche non sono state operative. Infatti, in questo periodo, in conseguenza delle chiusure imposte dai diversi decreti del presidente del Consiglio dei ministri atti al contenimento del contagio, il servizio di raccolta rifiuti per loro non è stato effettuato e, se a ciò aggiungiamo l’impossibilità di incassare, sembra ragionevole concedere questo scorporo nel calcolo della tariffa da versare. Pensiamo agli artigiani, ai commercianti ed a tutti gli esercenti che non hanno potuto lavorare, produrre e contribuire all’accrescimento della ricchezza: chiedere somme in questo arco temporale r in cui sono stati fermi potrebbe essere percepito come un atto di ingiustizia, capace di acuire i problemi e di complicare la ripresa.

Si tratta di cifre non elevate ma che darebbero valore alle parole d’ordine di questo drammatico periodo:nessuno si salva da solo.

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