Arianna Pietrolati: “Rioni, commercianti e Amministrazione hanno lavorato insieme per regalare a Cerveteri tre giorni di festa” – di Giovanni Zucconi
Da sabato 6 maggio, a lunedì 8 maggio, Cerveteri sarà animata da un’inedita tre giorni di festeggiamenti. Il caso ha voluto che la seconda edizione della Fiera dei Saperi e dei Sapori coincidesse con i festeggiamenti per il Santo Patrono, San Michele Arcangelo. Ma stavolta non ci si è limitati a prendere atto delle coincidenze delle date. A testimonianza che qualcosa sta cambiando a Cerveteri, si è potuto assistere ad una non scontata collaborazione tra i Rioni, gli organizzatori della Fiera e l’Amministrazione comunale. Il risultato è stata una proficua sinergia che ha permesso di conciliare il sacro con il profano. Che ha permesso di organizzare tre giorni di festa dove conviveranno insieme la fede, la tradizione e le eccellenze gastronomiche, di Cerveteri. Un risultato non scontato, e che ci fa ben sperare sul futuro della nostra città. Ancora troppo ferma e ingessata.
Ci siamo fatti raccontare questa inedita sinergia da Arianna Pietrolati, una degli organizzatori della Fiera dei Saperi e dei Sapori, e delegata alle politiche di promozione economica.
Fiera dei Saperi e dei Sapori e festeggiamenti per il Santo Patrono, San Michele Arcangelo. A Cerveteri assisteremo ad un’unica grande manifestazione, o vivranno delle vite separate?
“Posso dire con molta soddisfazione che, finalmente, la festa del Santo patrono sarà un grande evento. Le forze che sono state messe in campo sono molteplici, ma coese.Il lavoro più grande è stato naturalmente quello di fare collimare le esigenze di ogni organizzazione.Di renderlo fluido e di soddisfare ogni esigenza. Ma posso dire che si è lavorato con molta serenità, e tanta voglia di collaborare.”
Sono due manifestazioni che hanno natura e tradizione sostanzialmente diverse. C’è il sacro e c’è il profano. C’è la tradizione e l’eccellenza gastronomica di Cerveteri. Non le sembra un mix vincente che non può che amplificare la visibilità e l’attrattività complessiva dei tre giorni di festa?
“Assolutamente vero.Ritengo sia un mix vincente sotto tutti i punti di vista. Il mio obiettivo è soprattutto quello di creare finalmente una coesione e sinergia nella classe imprenditoriale, con cui cerco di dialogare ormai da novembre scorso. La Fiera dei Saperi e dei Sapori nasce per riportare interesse verso i nostri produttori, e cercare di ricreare in loro la fiducia e l’interesse.Nasce per cercare di far capire che da parte dell’amministrazione c’è tutto l’interesse a far sì che il commercio riesca a tornare agli antichi splendori.In soldoni, abbiamo cercato di ricreare quel circolo virtuoso che ormai era diventato vizioso.

Lavorare insieme ai Rioni, e in maniera fluida mescolarsi con la festa del Santo Patrono, ci darà modo di farci conoscere a tutta la cittadinanza.E, cosa importante, agli organizzatori daremo una mano fattiva e pratica nell’ampliare l’offerta e l’interesse per la manifestazione.Vestiremo a festa la piazza principale.”
Quali sono le sinergie che lei valuta più efficaci, e che si possonomettere in campo?
“Le sinergie che si possono mettere in campo sono molteplici.Sia di natura pratica, ma soprattutto intellettive. C’è per fortuna la volontà a mettersi seduti intorno ad un tavolo, e la voglia di collaborare, senza prevaricazioni.Cercando di risolvere ogni problema di coesistenza che inevitabilmente si può presentare.Questa era naturalmente una premessa necessaria e indispensabile.Ed è molto apprezzabile che si sia manifestata in modo così convinto tra le parti. Aggiungo che c’è lavolontà da parte dell’amministrazione, rappresentata da me e da tutti gli assessori coinvolti, di spianare e dipanare ogni ostacolo.Per far sì che nell’organizzazione degli eventi non ci siano intoppi, e che vengano a mancare quegli ostacoli burocratici che spesso mettono i bastoni tra le ruote. La sinergia l’abbiamo potuta toccare con mano con la grande forza organizzativa che i Rioni, l’Associazione 3.0, e la nascente Associazione Commercianti del Centro Storico hanno messo in campo. Disponibilità, voglia e organizzazione. Questo è il vero mix vincente per la riuscita dell’evento. Di ogni evento.”
Non vede problemi di assegnazione degli spazi cittadini ai vari eventi relativi alle due manifestazioni?
“Non ci sono stati problemi nell’assegnazione degli spazi.Nelle varie riunioni che si sono susseguite, si è deciso insieme come, dove e quando occupare i vari spazi. Sin dall’inizio è sembrato a tutti scontato che alla Fiera in quanto tale dovesse assegnato il luogo in cui è nata.Ossia uno spazio ampio e ben visibile.E che invece il Santo Patrono fosse festeggiato nelle zone dove anticamente sono nate le tradizioni, i detti e la vecchia Cerveteri.”
C’è sintonia tra il comitato organizzatore della fiera e i rioni organizzatori della festa padronale?Ci sono eventi che state organizzando insieme?
“Gli eventi sono stati per la maggior parte proposti dai Rioni.Diciamo che il programma è stato presentato da loro, e in gran parte condiviso dalle associazioni partecipanti.Che hanno cercato di contribuire e aiutare.Mentre l’Amministrazione, come già detto, ha cercato di spianare la strada a quanto proposto.”
Questa è una collaborazione inedita, che deve fare convivere una tradizione consolidata e sentita dalla cittadinanza, con una fiera giovane, anche se molto promettente. Immagino che ci siano state delle difficoltà, se non addirittura delle diffidenze da superare
“Questo è sicuramente un esperimento.Fare coincidere il sacro con il profano, e mettere insieme tanti intenti e soprattutto tante teste credo sia sempre un compito arduo. Ma posso dire, con molta soddisfazione, che una volta che sono stati posti sul tavolo gli intenti ed esigenze di ognuno, in maniera molto semplice e fluida, si è giunti quasi subito ad una fattiva coesistenza. Aggiungiamo che forse, dopo il primo esperimento del Natale e del 1°aprile, la cittadinanza si sta accorgendo che Piazza Aldo Moro sia veramente la piazza principale, e che merita un’altra visibilità e destinazione. Infatti, comincia ad essere considerata il luogo naturale dove organizzare gli eventi. E per questoinizia ad essere la protagonista di molte manifestazioni.E lo sarà anche in futuro.”
Arianna Pietrolati: “Rioni, commercianti e Amministrazione hanno lavorato insieme per regalare a Cerveteri tre giorni di festa”
Questi tre giorni possono essere anche considerati una specie di laboratorio per sperimentare collaborazioni future, ancora più ampie, tra tutte le realtà sociali e imprenditoriali di Cerveteri?
“Certamente tutto il mio operato è un laboratorio. Non voglio che quanto si sta creando rimanga fine a sé stesso, e rilegato esclusivamente alla fiera. In maniera molto chiara, dico che ciò che manca alla classe imprenditoriale locale è la fiducia, la coesione, e un’unita di intenti. Spesso si naviga in acque poco sicure da soli.Non ci si interessa del collettivo. La conferma di 50 standisti per la seconda volta, la convivenza con i Rioni, e il buon lavoro svolto con la nascente Associazione Centro Storico, deve essere da sprono per tutta la classe imprenditoriale. Deve essere da richiamo e da esempio.Per fare capire che insieme si può creare tanto. Nella realtà nazionali ed estere, dove si è creata coesione, si sono creati brand, e destinazioni turistiche che hanno un successo ormai consolidato.Pensiamo alla Maremma, alla Versilia e alla costa Riminese. Quindi sì, è un bellissimo esperimento.”
Avete pensato come coinvolgere, in questi tre giorni, tutta la città e non solo una parte?
“Il problema più grande di Cerveteri è la sua conformazione.La sua estensione e i suoi borghi, che non devono essere lasciati soli. Il lavoro da fare è tantissimo e durissimo. Possiamo dire che il lato positivo è che, non avendo nessuna base, si può creare tutto dalle fondamenta, senza mettere mano a lavori precedenti o modificare quanto fatto.Il lato negativo è intrinseco nel lato positivo: ossia una mole di lavoro indescrivibile. Bisogna cercare di imparare a ragionare in tanti, ma con un unico obiettivo.Questo è il primo e più grande scoglio. Successivamente si può pensare di allargare a tutto il territorio. In alcune realtà tipo il Sasso, dove opera un’attiva associazione, c’è più movimento.Nelle altre frazioni un po’ meno.
Uno strumento importante per favorire questa comunità di intenti sarà la Consulta comunale dei commercianti. Il 4 maggio, alle ore 15.00, nell’aula consiliare ci sarà una riunione dei commercianti dove descriverò proprio la nascente Consulta dei Commercianti. Sarà un modo semplice e potente per lavorare tutti insieme con l’ausilio dell’Amministrazione.”
Cominciamo dalle basi, e coinvolgiamo tutta Cerveteri in maniera graduale.”










