Inaugurazione della mostra il 4 settembre, ore 18:30, nella Sala Fontana di via Milano 13
Roma, Carlo D’Orta porta le sue “Astrazioni Architettoniche” al Palazzo delle Esposizioni –

di Marco Di Marzio
Giovedì 4 settembre 2025, alle ore 18:30, nella prestigiosa cornice del Palazzo delle Esposizioni all’Eur, sarà inaugurata la mostra “Astrazioni Architettoniche”, personale del fotografo e artista Carlo D’Orta, allestita nella suggestiva Sala Fontana di via Milano 13. L’ingresso è gratuito e l’esposizione resterà aperta al pubblico dal 5 al 21 settembre, con accesso consentito fino alle ore 20.
Reduce dalla partecipazione alla seconda edizione della Biennale Internazionale d’Arte della Riviera Romana, D’Orta, conosciuto per la sua capacità di trasformare la macchina fotografica in uno strumento di interpretazione artistica più che di documentazione, propone un percorso visivo in cui le architetture diventano materia pittorica. I suoi scatti non raccontano semplicemente edifici, ma ne estraggono geometrie, vibrazioni e riflessi capaci di condurre lo spettatore verso una nuova percezione del reale.
La mostra si articola attorno a due grandi filoni di ricerca. Da un lato l’astrazione geometrica, espressa nelle serie Biocities e Geometrie Still Life, che rievocano l’eredità di artisti come Mondrian, Malevič, Lissitzky e Rothko. Dall’altro l’astrazione informale e surrealista, sviluppata in Vibrazioni e Paesaggi Surreali, dove vetrate e superfici metalliche riflettenti deformano gli spazi circostanti creando giochi imprevedibili di luce e colore, in dialogo ideale con il Futurismo e il Surrealismo.
Non a caso, l’artista ama citare tre riferimenti chiave per comprendere il suo approccio: Rodčenko, che invitava a guardare gli oggetti quotidiani da prospettive insolite; Proust, per cui il viaggio di scoperta è soprattutto un nuovo sguardo; e Franco Fontana, che vedeva la fotografia come interpretazione dell’invisibile.
Le opere di Carlo D’Orta sono già presenti in importanti collezioni pubbliche e private, dalla Banca d’Italia alla Camera dei Deputati, fino agli Istituti Italiani di Cultura di New York e Monaco di Baviera. Con questa nuova esposizione romana, l’artista invita ancora una volta a “vedere con occhi nuovi” le architetture che abitano le nostre città.










