A rischio le aziende ittiche della Sacca di Goro e di Comacchio: colpiti gli allevamenti di cozze e vongole
Granchio Blu: concessa la pesca in Emilia per arginare i danni –
La presenza del granchio blu nelle acque del Mediterraneo sta creando sempre più problemi all’economia italiana: a rischio sono soprattutto gli allevamenti di cozze e vongole, oltre ai danni all’intero ecosistema ambientale.
L’allarme è oggi lanciato da Coldiretti che sottolinea come “Il granchio blu o granchio reale blu è una specie aliena per il Mar Mediterraneo che raggiunge anche il chilo di peso e sta prendendo il sopravvento nei fondali della costa Adriatica, sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi”.
Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha inviato una lettera al Ministero dell’Agricoltura proprio per sottolineare il livello d’allarme di una situazione che si sta prefigurando come una vera e propria calamità naturale.
I danni previsti dalla diffusione del granchio blu
“Minerà la sopravvivenza della principale economia ittica del Delta del Po – dice Prandini – e la conseguenza, se non fermato, sarà la chiusura di circa 3.000 imprese familiari e la scomparsa di vere e proprie eccellenze alimentari. Ma ormai la presenza del granchio si segnala su tutte le sponde dell’Adriatico, da Nord a Sud”.
Il Ministero ha per ora previsto la pesca del granchio blu negli impianti di molluschicoltura nella Sacca di Goro e la Regione Emilia Romagna ha allargato il permesso alla zona di Comacchio.
Quest’animale, proveniente dalle coste del Nord America, non è però stato avvistato solo nell’Adriatico: esemplari sono stati pescati anche nel Tirreno e perfino a Ladispoli.
Coldiretti, calcola che questo animale alieno all’habitat mediterraneo causerà nel complesso oltre un miliardo di euro di danni se non sarà arginata la sua espansione in tempi rapidi.
Claudio Lippi
(Fonte: ASKA News)










