Si tratta delle misure al vaglio del Governo per affrontare il prossimo inverno visto la riduzione dell’erogazione da Mosca, ma la speranza è che il clima sia più mite
Crisi del gas, riscaldamenti meno accesi e con meno gradi –
Sembra davvero in procinto di essere attuata la misura più temuta per affrontare la crisi energetica in corso in questi mesi: il razionamento del gas naturale.
Il governo starebbe seriamente valutando di introdurre restrizioni nell’uso dei riscaldamenti domestici a mezzo di gas naturali.
Il prossimo inverno anche in Italia potrebbe essere razionato il gas e potrebbe essere necessaria una politica di contenimento dei consumi.
Posticipare e abbassare le temperature
Si ritiene che il principale intervento possa essere rimandare la data di accensione dei termosifoni ed anticiparne lo spegnimento.
La misura al vaglio del governo prevederebbe l’avvio delle caldaie una settimana dopo e lo spegnimento una settimana prima.
L’altra iniziativa sarà l’abbassamento, tanto discusso, delle temperature in case e uffici: la riduzione sarebbe di un grado, ritenuta sufficiente.
Dagli attuali 20°C si passerebbe quindi a non più di 19°C, con una tolleranza di due gradi.
La guerra e il riscaldamento globale
Fulcro del problema è sicuramente le possibili riduzioni o chiusure di Mosca nell’erogazione del gas naturale nelle condotte verso l’Europa.
Eppure, c’è la speranza di un inverno mite, viste le alte temperature registrate quest’anno, che dovrebbero offrire la possibilità di avere meno necessità di un riscaldamento domestico intenso.
Claudio Lippi










