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Covid-19,”Regione riconosca rischio lavoro a tutto il personale sanitario e parasanitario”

I consiglieri regionali del Lazio di Italia Viva, Enrico Cavallari e Marietta Tidei: ”Nessuno deve rimanere indietro”

Covid-19,”Regione riconosca rischio lavoro a tutto il personale sanitario e parasanitario”

“La Regione Lazio riconosca il lavoro tanto rischioso quanto fondamentale, attraverso fondi aggiuntivi, a tutti gli operatori sanitari e parasanitari che quotidianamente sono esposti al rischio Coronavirus”.

Così, in una nota, i consiglieri regionali del Lazio di Italia Viva, Enrico Cavallari e Marietta Tidei.

“Si tratta di figure che operano nelle realtà non riconosciute come “Poli Covid-19” ma comunque esposte agli stesse pericoli e criticità sanitarie: tra questi, infermieri dei reparti, operatori di camere operatorie e ambulatori (in particolare centri TAO, onco-ematologici, dialisi, fisiopatologia respiratoria, vaccinali, SERT), tecnici di laboratorio, di radiologia, tecnici di neurofisiopatologia, fisioterapisti, operatori socio-sanitari.
Tutte figure, peraltro, che si trovano a lavorare senza idonei dispositivi di sicurezza proprio perché operano in strutture non riconosciute come Covid-19 ma con identici rischi per la propria incolumità” aggiungono.

“Nessuno deve rimanere indietro nella tutela e nel riconoscimento del proprio operato prezioso soprattutto nel momento di pandemia e di grave emergenza – concludono – Per questo è necessario configurare tali operatori nella fascia “A o “B” dell’accordo tra Regione Lazio e sindacati di categoria”.