I cittadini di Ladispoli dicono la loro sull’emergenza Covid-19
“Coronavirus, allarmismo eccessivo”
Niente scuola per gli studenti di tutta Italia e chi soffre di patologie croniche deve evitare luoghi affollati. Sono questi i due “principi” che negli ultimi giorni si stanno diffondendo assiduamente tramite canali istituzionali e i mass media. Gli stessi, che il popolo italiano dovrebbe rispettare per cercare di contenere al massimo l’emergenza Covid-19.
E così, già da ieri, i banchi di scuola sono rimasti vuoti, per poter meglio affollare i supermercati. Nonni accompagnati da nipoti, genitori accompagnati dai loro figli in “vacanza forzata” tra le corsie dei negozi di generi alimentari della città a fare provviste. Sebbene il decreto emesso dal Governo per cercare di contenere al massimo l’emergenza da covid-19 detti precisamente alcune linee guida da seguire, non tutti a quanto pare sono d’accordo.
«È un allarmismo eccessivo – spiega un ladispolano a passeggio lungo viale Italia – L’economia sicuramente ne risentirà tantissimo. Già eravamo in crisi – ha proseguito – ora l’Italia andrà ko».
A fargli da eco un altro ladispolano, over 65: «Ci stanno prendendo in giro. Non sono questi i modi per gestire una emergenza. Quando c’era la mucca pazza o la spagnola – ha sottolineato – non è stato fatto quello che stanno facendo ora».
Anche lui è d’accordo che a risentirne in particolar modo sarà l’economia, proprio come confermato da un agricoltore del posto: «I carciofi non si vendono – ha detto – La gente non frequenta più il mercato. Se continua così sarà vera crisi, non sapremo come pagare gli operai».
Un allarmismo dunque eccessivo, come detto anche dal presidente del consiglio Maria Caredda che però ha precisato: «La cautela è importante ma la psicosi deve restare fuori dalle nostre teste».
C’è però in città chi pensa anche che le disposizioni del Governo siano corrette: «Credo che quanto deciso – ha spiegato un altro ladispolano – sia giusto per cercare di contenere il problema». Ma si poteva fare qualcosa ancor prima? Per alcuni la risposta è sì. «Sono convinto che sin dall’inizio – ha spiegato ancora un altro cittadino – il Governo avrebbe dovuto bloccare chiunque provenisse dalla Cina, in questo modo saremmo riusciti a contenere ancora di più il problema».
Di seguito la nostra intervista: