A riferirlo, in una nota ufficiale, è l’Osapp, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria
Una visita al compagno detenuto nel carcere di Civitavecchia si è trasformata in denuncia per una donna sorpresa a consumare un rapporto orale nella sala colloqui. L’episodio, avvenuto martedì 2 dicembre, è stato reso noto dall’Osapp, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria.
Secondo quanto riferito, la coppia sarebbe stata vista dal personale mentre si abbandonava a comportamenti sessuali in presenza di altri detenuti e visitatori. Gli agenti sono intervenuti immediatamente, interrompendo la scena e accompagnando la donna all’uscita del reparto. Per lei è scattata una denuncia per atti osceni in luogo pubblico, reato che può comportare una pena da quattro mesi fino a quattro anni e mezzo di reclusione.
L’Osapp ha ricostruito anche il legame tra i due, nato circa un anno e mezzo fa quando entrambi erano detenuti nello stesso istituto. La relazione era proseguita tramite corrispondenza anche dopo la scarcerazione della donna.
Il segretario generale del sindacato, Leo Beneduci, ha definito l’accaduto “un episodio breve ma emblematico”, sottolineando il pronto intervento della polizia penitenziaria e le difficoltà operative del personale, spesso costretto a gestire situazioni complesse nonostante la carenza di organico e di strumenti adeguati.
“Nonostante condizioni spesso proibitive – conclude l’Osapp – la polizia penitenziaria continua a garantire sicurezza e rispetto delle norme, troppo spesso senza un adeguato sostegno politico e amministrativo”.









