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CittàIstruzione

Civitavecchia: parità di genere a scuola, il convegno della Regione Lazio

Un convegno pubblico per parlare delle novità introdotte dalla Regione Lazio con l’approvazione della proposta di legge regionale n. 256: è quello che si terrà giovedì 7 aprile alle ore 17.30 presso la sala conferenza dell’hotel San Giorgio di Civitavecchia

L’evento, organizzato dai componenti dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale, vedrà gli interventi di Devid Porrello, vice presidente del consiglio regionale, Michela Di Biase, consigliera regionale, di Gioia Perrone, professoressa di fisica ed ingegnere aerospaziale e di Alessia De Felice, dottoressa in biologia. “Sono felice di organizzare questo convegno a Civitavecchia perché nella nostra città tante sono le eccellenze in numerosi settori, non ultimo quello delle discipline STEM. Sarà un momento di confronto utile a riflettere sulle possibilità date da questa nuova legge, della quale siamo orgogliosi. Invito la cittadinanza a partecipare”.

Civitavecchia: parità di genere a scuola, il convegno della Regione Lazio

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Marco Vincenzi, qualche settimana fa, ha approvato – con 32 voti a favore e 3 astenuti – la proposta di legge regionale n. 256, concernente “Disposizioni a favore delle donne dirette al contrasto dei pregiudizi e degli stereotipi di genere, per promuovere l’apprendimento, la formazione e l’acquisizione di specifiche competenze nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM) nonché per agevolarne l’accesso e la progressione di carriera nei relativi settori lavorativi”, prima firmataria Michela Di Biase (Pd), che ha illustrato il provvedimento in Aula.

“Il futuro dipenderà dalla capacità di orientare le ragazze a un percorso scolastico coerente con le proprie attitudini”, ha detto la consigliera segretaria dell’Ufficio di presidenza. “L’esempio di grandi donne nella scienza è lì a dimostrare la strada che le donne possono compiere in questi ambiti del sapere – ha aggiunto Di Biase – in contrasto col falso mito per cui le ragazze non sarebbero portate per le materie scientifiche. Se è vero che lo studio di questo tipo di materie facilita la ricerca del posto di lavoro, è purtroppo anche vero che in questi settori le donne ricevono ancora retribuzioni inferiori a quelle maschili”, ha detto Di Biase.

La finalità della legge è insita già nel titolo e poi esplicitata all’articolo uno: contrastare pregiudizi e stereotipi di genere nonché promuovere la formazione, il rafforzamento delle competenze, l’aumento della presenza in ambito lavorativo e nei percorsi di sviluppo delle carriere delle donne nelle discipline Stem. L’articolo due della legge contiene obiettivi e interventi in questa direzione, attraverso programmi specifici di orientamento, corsi di formazione, istituzione di borse di studio.