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Fiumicino, Califano contro il porto crocieristico: “Zero indotto”

La bordata dalla consigliera del PD: “Tanto inquinamento e città nel caos. Ecco perché non va fatto”

Fiumicino, Califano contro il porto crocieristico: “Zero indotto” –

“Realizzare un porto crocieristico in un’area, come quella del vecchio faro, è folle. Continuo a rimanere fortemente critica rispetto a questa eventualità”, dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano.

“Parliamo di un luogo assolutamente non adatto a ospitare un’opera di tale portata. E i motivi sono tanti”, prosegue.

I motivi del no al porto crocieristico

“Paralizzerebbe un’intera località – dice Califano – che già soffre l’assenza di infrastrutture. Se nessuno in 30 anni di amministrazione è riuscito a mettere mano e migliorare il piano della viabilità di questo territorio significa che siamo di fronte a problema difficilmente aggirabile. 

La compensazione dei tanto sbandierati posti di lavoro poi, a perdere: pochi e con il rischio di essere precari, stagionali e a basso costo. Così come quello dell’indotto economico per le nostre attività, nullo: i turisti sbarcherebbero e sarebbero immediatamente trasportati a Roma”.

Inquinamento e distruzione di un patrimonio ambientale

“Per noi rimarrebbero solo inquinamento e distruzione di un patrimonio ambientale dello Stato che invece di essere valorizzato e donato alla collettività verrebbe regalato a una compagnia privata per fare business. Il bene pubblico deve rimanere pubblico e le Autorità Portuali enti di gestione pubblici”, aggiunge la consigliera PD.

Anche la favola delle ‘grandi opere’ traballa – incalza –. Se proprio siamo per questa politica perché non chiudiamo il ciclo dei rifiuti e realizziamo un impianto a Fiumicino, naturalmente rispettando la tenuta ambientale”?

La bordata a Montino

“Il progetto della Royal Caribbean nasce purtroppo da una fuga in avanti – dice –, all’insaputa della propria maggioranza, dell’ex sindaco Montino con le famose tre lettere scritte a titolo personale.

A riprova di questo non esiste alcun atto di giunta, nessuno atto di consiglio o indirizzo politico votato che favorisca la trasformazione di un porto turistico da diporto in un porto crocieristico a favore di un unico soggetto privato.

Una decisione, quella dell’ex primo cittadino, che a mio parere macchia un percorso di 10 anni, straordinario, in cui Fiumicino è cresciuta ed è diventata un fiore all’occhiello”.

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