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Polizia di Stato: quattro arresti tra Anzio e Nettuno

Si tratta di tre casi differenti, tra violenza domestica, resistenza a pubblico ufficiale, violazione delle restrizioni e spaccio di stupefacenti

Polizia di Stato: quattro arresti tra Anzio e Nettuno –

Le ultime ore sono state difficili per gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Anzio e Nettuno: in poche ore hanno dovuto affrontare tre casi difficili e hanno tratto in arresto quattro persone.

Il caso più duro si è consumato ad Anzio ai danni di una donna per mano del figlio di 33 anni.

Aggressione e resistenza a pubblico ufficiale

In piena notte, una pattuglia è dovuta intervenire in casa di una donna il cui figlio, insieme ad un suo amico di 25 anni, si erano entrati per avere dei soldi.

La donna è stata aggredita dal suo stesso figlio per essersi rifiutata di consegnargli il denaro.

Giunti sul posto per risolvere la questione, anche gli agenti sono stati aggrediti dai due ragazzi, ma sono riusciti a ristabilire la calma e li hanno così potuti trarre in arresto per aggressione e resistenza.

Violazione del divieto di avvicinamento

Sempre di notte, una donna di Nettuno ha poi chiamato il 112 avvertendo di aver visto il fratello, sul quale pendeva un divieto di avvicinamento, entrare in casa.

Ad un controllo di Polizia l’indicazione è risultata corretta: l’uomo è stato effettivamente fermato mentre stava allontanandosi da casa della sorella. È stato arrestato.

Spaccio di stupefacenti ad Anzio

L’ultimo arresto è avvenuto nell’ambito delle operazioni di contrasto allo spaccio di stupefacenti.

A fronte di indagini i poliziotti si sono presentati davanti alla porta di un uomo di 30 anni sospettato di detenere droga in casa.

L’uomo, durante la perquisizione, ha deciso di consegnare spontaneamente gli stupefacenti: cocaina, ecstasy, hashish ed il materiale per il taglio, compresa la mannite.

Anche in questo caso si è giunti all’arresto.

Per ogni singolo caso la Procura di Velletri ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice per le Indagini Preliminari, la convalida degli arresti.

Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.