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Perché gli hacker vogliono i tuoi dati?

Negli ultimi anni, la sicurezza informatica è diventata una questione centrale per individui e aziende in tutto il mondo. L’Italia non è esclusa da questo fenomeno, come dimostra l’aumento significativo dei data breach e degli attacchi informatici. Nei prossimi paragrafi cercheremo di gettare luce sui moventi principali che spingono gli hacker a rubare i dati online.

Vendita di dati nella dark web

Una delle principali motivazioni degli hacker è prettamente economica. Il dark web è il mercato nero digitale in cui vendono le informazioni personali rubate, come numeri di carte di credito, credenziali di accesso e altri dati sensibili. Secondo uno studio del 2023, il costo medio di una violazione dei dati in Italia è stato di 3,86 milioni di dollari​. Gli hacker sfruttano queste informazioni per generare profitti vertiginosi, vendendole in lotti a chiunque sia disposto a pagare la cifra “giusta”.

Furto d’identità

Il furto d’identità è un altro movente comune. Utilizzando le informazioni rubate, i criminali possono vestire i panni delle vittime per compiere atti illeciti, come aprire nuovi conti bancari, fare acquisti online o richiedere prestiti. Com’è facile intuire, le conseguenze possono essere disastrose per le vittime, sia dal punto di vista finanziario che emotivo. Le statistiche mostrano che il 15% dei reati gravi segnalati in Italia nel 2021 erano di natura informatica, molti dei quali legati al furto d’identità e alla frode​.

Attacchi ransomware

Gli attacchi ransomware rappresentano una minaccia molto seria: in estrema sintesi, i criminali rubano e/o rendono inservibili i dati delle vittime tramite algoritmi crittografici, con l’obiettivo di chiedere un riscatto. Questo tipo di attacco è particolarmente devastante per le piccole e medie imprese (PMI), che spesso non dispongono di sistemi di backup adeguati. Nel 2022 ci sono stati numerosi attacchi di alto profilo in Italia, tra cui quello alla Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e varie offensive con ransomware ad aziende come Landi Renzo e Fratelli Veroni​.

Phishing ed estorsioni

Gli attacchi di phishing sono una strategia utilizzata spesso dagli hacker per ingannare le vittime e indurle a fornire informazioni sensibili come codici di carte di credito e password. Durante la pandemia, gli attacchi di phishing in Italia sono triplicati tra febbraio e marzo 2020. Oltre al phishing, gli hacker utilizzano le informazioni rubate per tentativi di estorsione, minacciando di divulgare dati sensibili a meno che non venga pagato un riscatto.

Uso di dati per attacchi futuri

Gli hacker spesso utilizzano i dati rubati per eseguire attacchi mirati. Ad esempio, possono accedere agli account e-mail delle vittime e utilizzare queste informazioni per inviare malware ai contatti in rubrica, ampliando così la loro rete e il danno potenziale.

Come proteggersi dagli attacchi

A fronte dell’incremento degli attacchi, in Italia si è osservato anche un aumento significativo negli investimenti in cybersecurity. Nel 2021, il mercato ha generato un fatturato di 1,63 miliardi di euro, con previsioni di crescita fino a 3,75 miliardi di euro entro il 2027​​. Tale impegno è cruciale per aumentare la sicurezza delle infrastrutture digitali e proteggere i dati sensibili dalle minacce informatiche.

Oltre agli investimenti, per proteggere i propri dati è essenziale adottare misure di sicurezza variegate e solide. Una delle soluzioni più efficaci è l’utilizzo di una VPN (Virtual Private Network). Testando una VPN gratis si può mettere alla prova questo strumento, capace di cifrare i dati trasmessi e nascondere l’indirizzo IP dell’utente.

Inoltre, bisogna installare le patch e gli aggiornamenti quanto più rapidamente possibile. All’interno di questi pacchetti di download sono infatti presenti soluzioni a vulnerabilità più o meno note. Non bisogna, infine, trascurare l’importanza dell’igiene digitale: la sicurezza online parte sempre da password solide, uniche e cambiate con frequenza.