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Civitavecchia, biodigestore: in tanti in piazza contro il progetto

Galletta: “La piazza ha chiesto a gran voce l’immediato ritiro dell’autorizzazione data in totale sprezzo delle volontà del nostro territorio”

Civitavecchia, biodigestore: in tanti in piazza contro il progetto –

“La manifestazione dello scorso mercoledì pomeriggio, è andata molto bene”, lo dichiara Roberta Galletta.

La movimentazione popolare era stata organizzata dalle Associazioni Ambientaliste a Piazzale del Pincio contro la decisione di realizzare un biodigestore di rifiuti organici.

Un progetto che prevede 120.000 tonnellate di rifiuti da lavorare ogni anno a Civitavecchia a pochi metri dai quartieri di Aurelia e Santa Lucia.

“Molti gli interventi che hanno ribadito il no deciso della nostra Comunità a questa ennesima, terribile, nefasta e soprattutto oltraggiosa servitù industriale per il prezzo altissimo in termini di salute e di vite umane che la nostra Civitavecchia e il suo comprensorio hanno dovuto pagare dagli anni Sessanta del secolo scorso fino ad oggi.

La piazza ha chiesto a gran voce l’immediato ritiro dell’autorizzazione data in totale sprezzo delle volontà del nostro territorio non ostante i pareri contrari della Asl, della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale e del Comune di Civitavecchia.

Esiste la reale possibilità che questo avvenga e che si possano trattare le sole 7000 tonnellate annuale di rifiuti organici che la nostra Città produce invece che le 120.000 tonnellate di Roma e Provincia ma ad una sola, fondamentale condizione: che la città tutta sia compatta contro la realizzazione del biodigestore, ennesima fonte inquinante che la nostra città non può non deve ma soprattutto non può subire.

Da soli non si va da nessuna parte. Insieme tutto si può fare.

E le battaglie non si vincono con le chiacchere, con i no solo di facciata per poi fare le sfingi nelle sedi istituzionali solo per restare accomodati sulle poltrone, ma studiando e seguendo sempre tutte le criticità e producendo atti veri e legali a difesa del territorio, comprese le soluzioni alternative che si trovano sempre, se c’è la reale volontà, mettendosi contro il potere imperante. E non è giusto che questo lavoro lo facciano sempre   i semplici cittadini quando la comunità paga la politica per farlo.

Il mio ringraziamento va, oltre ai tanti giovani di Fridaysfofuturecivitavecchia e alle  tante Associazioni Ambientaliste della nostra città a sostegno della manifestazione, a Simona Ricotti  e ad Alessandro Manuedda che da anni, credo almeno venti da quando li conosco, non hanno mai abbassato la guardia, vigiliando e studiando e attuando attraverso la redazione di atti quali denunce e ricorsi, tutte le procedure per la difesa del territorio, scongiurando insieme alle Associazioni Ambientaliste spesso  la devastazione del nostro territorio, una su tutte la cementificazione della Frasca, facendo saltare il ‘piatto” del Terminal Cina con l’ apposizione del vincolo di Monumento Naturale e creando una importante coscienza ambientalista fino a qualche anno fa impensabile in una città di servitù industriali come la nostra.

Coscienza che è il vero motore della difesa quotidiana del nostro territorio.

Quando li incontrate per strada ringraziateli e fate sentire loro tutto il vostro sostegno.

Per il tempo che hanno sottratto alle loro vite e ai loro affetti, che nessuno gli ridarà indietro, per donarlo all’impegno per la difesa del nostro territorio”.

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