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“Allentamento del lockdown: facciamo attenzione al fratino”

Con la quarantena anche a Torre Flavia tra Ladispoli e Campo di Mare, l’esemplare ha deciso di nidificare e “risiedere” sulle dune sorte spontaneamente in spiaggia. Ora bisogna preservarlo – VIDEO

“Allentamento del lockdown: facciamo attenzione al fratino” –

Alla fine del lockdown bisognerà avere molta più attenzione per il fratino e le sue nidificazioni. L’uccellino, specie protetta, approfittando della pandemia globale e dell’assenza dell’uomo, ha nidificato in luoghi “riconquistati” in questi 50 giorni di quarantena.

A puntare i riflettori sul piccolo fratino e sui suoi nidi sono le associazioni ambientaliste, in primis la Lipu e il Garol che hanno deciso di scrivere alle amministrazioni comunali (comprese quelle di Ladispoli e Cerveteri) e agli enti preposti alla tutela della flora e della fauna, per mettere in campo una serie di azioni volte a proteggere la specie alla riapertura e ripartenza del Paese.

A Torre Flavia, il piccolo uccellino, scorazza ora indisturbato anche sulla spiaggia dove, proprio davanti alla torretta, si sono rifornate delle dune, habitat naturale per il fratino e le sue nidificazioni.

«Ma non solo, anche corrieri piccoli e molte altre specie che, vista l’assenza dell’uomo e senza disturbo, avranno costruito il proprio nido indifferentemente nelle aree protette, in quelle di spiaggia libera, di fronte al lungomare delle località marittime e anche dentro le aree in concessione per l’uso turistico/balneare».

Le associazioni lanciano così un appello per «programmare un’efficace azione di controllo e monitoraggio della costa laziale». È infatti «facile ipotizzare che i nidi, in pieno periodo di cova, saranno involontariamente presi d’assalto da macchinari e operatori, e presumibilmente danneggiati o distrutti, per la sistemazione e la posa delle attrezzature nelle zone di battigia date in concessione, o utilizzate liberamente per la balneazione».

Da qui la richiesta di poter riprendere le attività di manutenzione all’interno delle aree protette per l’installazione di cartellonistica ad hoc, individuazione e segnalazione delle aree dove le specie hanno deciso di nidificare.

Le associazioni chiedono anche una collaborazione con i privati che hanno in concessione lembi di spiaggia e dove magari, i fratini o i corrieri piccoli hanno deciso di prendere la residenza per questa stagione.

E poi c’è l’appello ai proprietari degli amici a quattro zampe: con l’allentamento del lockdown non è escluso che si torni a passeggiare sulla spiaggia, compresa quella antistante la palude di Torre Flavia e dove ad oggi sono sorte delle dune, utilizzate come “casa” dal fratino.

L’appello lanciato dai responsabili che si occupano della Palude di Torre Flavia, è quello di prestare attenzione ai propri animali affinché non vengano calpestate le dune e dunque anche i nidi del fratino, mettendo a rischio un’intera specie.

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Gepostet von Baraondanews.it am Montag, 27. April 2020