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Successo per la sfilata di Carnevale a Cerenova



Il volontariato e la partecipazione dei cittadini come motore della rinascita di Cerveteri

Successo per la sfilata di Carnevale a Cerenova – di Giovanni Zucconi

Ci sono tanti modi di fare opposizione. C’è quella dei facili like su Facebook, e quella del Consigliere Gianluca Paolacci. Inutile dire che depreco fortemente la prima, e ammiro incondizionatamente la seconda. Detta così si capisce poco. Provo a raccontarla meglio.

Inizio il ragionamento da una risposta che mi ha dato, in una recente intervista, l’Assessore alla Cultura di Ladispoli, Margherita Frappa: “Non si può delegare un assessore solo a dare i contributi. L’assessore deve aiutare tutti a crescere, in modo che possano operare per fare crescere a loro volta la città. Ladispoli è di tutti, non è solo degli amministratori. E devo dire che, ad oggi, gli eventi che abbiamo fatto non sono stati pochi, ma abbiamo speso pochi soldi. Abbiamo dato solo qualche esiguo contributo. Per il resto c’è stato tutto volontariato.

Pensavo a questo, oggi pomeriggio, mentre distribuivo, insieme a mia figlia, libri ai bambini che, a centinaia insieme ai loro genitori, affollavano una colorata, allegra, fantasiosa e spensierata, sfilata di carri allegorici nelle vie di Cerenova. Un evento molto molto partecipato, e indubbiamente riuscitissimo.

Successo per la sfilata di Carnevale a Cerenova

Ma non voglio raccontare cosa è successo oggi pomeriggio. Ne parleranno in tanti, e la cronaca la potrete leggere in tanti articoli. Voglio invece provare a raccontare, ad evidenziare, cosa c’è stato di particolare dietro. Cosa lo rende un evento da prendere come esempio. Un esempio di come si possa fare rinascere Cerveteri, e le sue frazioni, dal basso. Partendo dai suoi cittadini e dalle sue associazioni. Lamentarsi e criticare è giusto e sacrosanto. Ma non basta. Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare tutti insieme per la propria città. Non ci può essere sempre e solo il faro della politica a guidare le proprie azioni, quando si tratta di operare per il bene del nostro territorio. Almeno lontano dalle elezioni bisognerebbe lavorare fattivamente soprattutto per fare crescere e migliorare la propria città. E quando dico lavorare, non intendo con le dita sulla tastiera. Intendo proprio mettersi insieme, dimenticandosi le proprie antipatie o simpatie politiche, e fare qualcosa di concreto per la propria città. Come direbbe l’assessore Frappa, non ci si deve mica aspettare che il Comune faccia tutto. Che proponga, che organizzi, e che paghi le manifestazioni.

Non dico che questo non accada mai a Cerveteri. Ma sicuramente succede troppo raramente. Praticamente solo nelle feste tradizionali, e nelle aree archeologiche. Quello che è successo oggi a Cerenova è, a mio parere, un momento di svolta che spero non rimanga un esempio isolato. Ricapitoliamo velocemente. Un consigliere dell’opposizione, Gianluca Paolacci, propone di organizzare una sfilata di carri allegorici a Cerenova durante il Carnevale. La Sindaca Gubetti e l’Assessore Battafarano accolgono favorevolmente la proposta, e il Comune di Cerveteri concede il suo patrocinio oneroso (nel senso che dà un suo contributo economico), e mette in campo la sua logistica e i suoi operatori. Nel frattempoPaolacci, che ricordo risiedere tra i banchi dell’opposizione, si adopera per coinvolgere le associazioni, gli imprenditori e gli enti presenti sul territorio. Faccio alcuni nomi, sperando di non dimenticare nessuno: la Proloco di Due Casette, la Proloco di Marina di Cerveteri, i cittadini di Sasso, Pian della Carlotta, Cerenova Costantica, la Chiesa di San Francesco e  l’Istituto Comprensivo Marina di Cerveteri.

Hanno risposto, molto fattivamente, anche imprenditori che non mi risulta essere politicamente vicini all’attuale Amministrazione.

Il risultato di questa gigantesca operazione ben organizzata, e basata soprattutto sul lavoro di volontari, è stato oggi pomeriggio sotto gli occhi di tutti. Una straordinaria e ben riuscita festa di popolo. Affollatissima, colorata e piena di allegria.

È inevitabile sperare che quanto fatto in queste settimane venga al più presto preso come esempio. E che altri cittadini, come Paolacci, usino di meno Facebook, inseguano meno like, ma usino le proprie capacità e il proprio tempo per fare crescere la nostra città. Proponendo e organizzando manifestazioni o eventi che possano rendere ancora più bella e attrattiva la nostra Cerveteri. Aspettando, aggiungo, un’associazione commercianti e imprenditori che possa dare finalmente il proprio contributo.

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