Il dirigente scolastico Riccardo Agresti: “Porte aperte per impegni pregressi con ospiti stranieri”. Molti degli insegnanti però rinunceranno alla remunerazione giornaliera perché “ufficialmente in sciopero”
Scuola, Melone aperta ma non assicurato il regolare svolgimento delle lezioni – La Melone concorde con le istanze sindacali che porteranno diversi insegnanti a scioperare domani, ma comunque con le porte aperte.
Ad annunciare la decisione è stato il preside Riccardo Agresti.
“Poiché abbiamo impegni pregressi con ospiti stranieri e i miei genitori mi insegnarono fin da bambino che l’ospite è sacro, in quella giornata sarò presente e cercherò di far svolgere tutte le attività previste con i docenti ospiti in visita alla nostra scuola”.
“Molti degli insegnanti che saranno presenti e che svolgeranno le attività con gli ospiti stranieri – ha spiegato Agresti – hanno già dichiarato che rinunceranno alla remunerazione giornaliera in quanto si sono dichiarati ufficialmente in sciopero (indosseranno un segnale distintivo per rimarcare la propria adesione alle rivendicazioni sindacali)”.
Per quanto riguarda le altre classi, il preside sottolinea: “Non potremo assicurare in alcun modo lo svolgimento regolare delle lezioni”.
“Se da anni le adesioni ai vari scioperi si sono limitati ad un numero limitatissimo di docenti (mediamente non più di 5 per la nostra Scuola), ma elevato per il personale ATA – ha spiegato il dirigente scolastico – questa volta difficilmente riusciremo a far svolgere le lezioni per cui ancor più che in passato si raccomanda di verificare, senza fretta e con calma, al momento dell’ingresso, se gli alunni, e di quali classi, possano entrare a Scuola.
In particolare potrebbe essere necessario, per le classi coinvolte nelle attività con gli stranieri, di dovere entrare dall’ingresso principale anziché da via Castellammare di Stabia”.
E il dirigente scolastico ha voluto approfittare della comunicazione per salutare tutte le donne.
“Il mio saluto – ha detto – in occasione della giornata dedicata a loro. Il mio augurio alle donne non è ovviamente legato solo alla giornata di domani, ma occorre ricordare che questa è l’occasione per ribadire il concetto che se la vita e la persona sono sacre, allora ancora più sacre sono le vite di chi dona la vita e personalmente sono schifato da chi inveisce se una di queste viene violata da bestie straniere, mentre non pronuncia parola se lo stupro viene effettuato da italiani, indicando chiaramente che per loro il corpo della donna e la sua violazione non sono importanti, se non per mire elettorali, rendendo così schifosa anche la loro stessa campagna elettorale”.