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Referendum. De Angelis: “solo parole che accentreranno il potere nelle mani di pochi”

Il No al Referendum perché “Questa legge non diminuisce i costi e non snellisce le procedure”

Referendum. De Angelis: “solo parole che accentreranno il potere nelle mani di pochi” –

Una lettera di Pio De Angelis, dopo parecchio tempo, per dare un’opinione sul perché votare No al prossimo referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari.

I motivi nella mancata riduzione dei costi e nel non ottenibile snellimento nello svolgimento dei lavori in Camera e Senato.

È passato del tempo dal mio ultimo post.

Ho lasciato scorrere il tempo e gli eventi, i decreti e le notizie.

Ho voluto ascoltare.

Ma adesso siamo chiamati al voto: il 20 e 21 settembre votiamo per la riduzione del numero dei parlamentari.

Mi sono chiesto: “votare sì o votare no?”

Io voto “no”.

Voto “no” perché, il progetto di diminuire il numero dei parlamentari, nasceva dalla necessità di ridurre i costi, snellire le procedure e accelerare il lavoro di chi le leggi deve farle e metterle in pratica.

Ma questa legge non diminuisce i costi.

Questa legge non snellisce le procedure.

E di certo questa legge non rende il parlamento più rapido nell’agire per il paese o reagire alle sue difficoltà.

Leggo questo disegno di legge e vedo solo parole che accentreranno il potere nelle mani di ancora meno soggetti, garantendo a questi ultimi ancora più vantaggi, ancora più privilegi, ancora più impunità.

Per questo io voto “no”.

Per le elezioni dei sindaci e dei consigli comunali, così come dei governatori e dei consigli regionali Vi dico invece: “votiamo per le coalizioni di centro destra”.

Come più volte ho detto, sono convinto che Esse siano la sola alternativa possibile alle attuali amministrazioni territoriali che hanno instillato, usato e sfruttato la paura per il proprio tornaconto e per promuovere interessi personali.

Quelle stesse amministrazioni che hanno abbandonando i cittadini in difficoltà, soffocato le attività del settore privato e impedito il lavoro degli enti pubblici.

A molti ciò che ho detto non piacerà. Lo capisco.

Come capisco e accetto chi dissentirà dal mio pensiero.

Ma in questo momento in cui, solo grazie alle abilità e alla forza dei nostri cittadini, ancora combattiamo i mille problemi che ci affliggono come nazione, come popolo e coma umanità, credo sia giusto fare tutto il possibile per gettare il cuore oltre l’ostacolo.

E ognuno di noi è chiamato a contribuire facendo qualcosa, o solo dicendo qualcosa, o semplicemente proponendo qualcosa.

Questo è il mio piccolo, forse inutile, di certo sentito contributo.

Grazie per l’attenzione.

Pio De Angelis