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“Questo non è un lockdown e credo che non ve ne sarà un altro”

Il viceministro alla Sanità Pierpaolo Sileri spiega la decisione di chiudere le discoteche e di imporre la mascherina dalle 18 alle 6 anche all’aperto

“Questo non è un lockdown e credo che non ve ne sarà un altro” –

“La chiusura dei locali notturni è stata valutata la scelta migliore secondo il principio di massima precauzione”. A parlare è il viceministro alla Sanità Pierpaolo Sileri che cerca di spiegare le decisioni post ferragosto del Governo Conte in materia “covid-19”.

“Purtroppo non esiste la possibilità di ballare in discoteca mantenendo la distanza di due metri. E porto ad esempio anche quanto accaduto in Versilia al locale Seven Apples: una persona è risultata positiva e si son dovute rintracciare 726 persone per sottoporle a tampone.
Ecco, questo si potrebbe prevenire anche con Immuni, scaricandola, che con la chiusura temporanea degli spazi adibiti al ballo, oltre all’uso delle mascherine negli orari della movida”.

“In Italia stiamo andando meglio, siamo stati più bravi degli altri paesi, e lo dico senza presunzione ma con realismo. Non possiamo però bruciare i sacrifici fatti fino ad ora: serve prudenza ma non la paura. Niente allarmismo quindi ma armiamoci di responsabilità e consapevolezza”.

“Fermo restando che, come dico da settimane, un positivo non è un malato perché il virus attacca con meno virulenza le persone più giovani, anche se alcuni sono in condizioni severe, sono però i più fragili che dobbiamo assolutamente proteggere, a qualunque costo. Questo non è un lockdown e credo non ve ne sarà un altro, restiamo attenti e responsabili”.