Lo scrive nella top ten dei Paesi dove si mangia meglio elencando i piatti top e flop
Per la Cnn la mozzarella di bufala è un flop –
E’ definita spesso la regina della cucina mediterranea, l’oro bianco o la perla della tavola per la sua qualità alimentare e per il suo ineccepibile gusto.
E invece per la Cnn è troppo spugnosa e dal sapore così sottile che devi immaginarlo.
Parliamo della mozzarella di bufala. Uno dei prodotti dop della cucina italiana.
La Cnn nella sua top ten dei Paesi in cui si mangia meglio, boccia sonoramente uno dei prodotti tipici italiani, definendolo un flop.
Mentre a riscuotere “successo” sono la pizza, il salame e il caffè, diventati il simbolo dell’italianità.
Una classificazione, quella della mozzarella di bufala, che sicuramente potrebbe far discutere molto nel Bel Paese, soprattutto tra chi, la mozzarella di bufala la preferisce alla “tradizionale” mozzarella.
Ma veniamo alla top ten. Per la Cnn tra i Paesi dove si mangia meglio, oltre all’Italia, ci sono anche:
la CINA: Tra le cucine tipiche spicca quella “dim sum” della parte meridionale del Paese oltre ai piatti come il maialino in agrodolce e la pasta al vapore“xiaolongbao”.
Popolare fin dalla dinastia Ming, la zuppa di pinne di squalo è finita anche lei nel mirino degli animalisti di tutto il mondo fino quasi al suo divieto.
la FRANCIA: Non solo formaggi e vini di alta qualità, ma anche le delicate “escargot” (lumache), le croccanti baguette e raffinati “macaron”.
Troppo saporito il “foie gras” e nel mirino degli animalisti per la crudeltà con cui si ingrassano le anatre da cui viene preso il fegato.
la SPAGNA: Un enorme patrimonio culinario dal Mediterraneo ai Pirenei, con le eccellenze del saporitissimo “jamon iberico” e della frittura dolce dei “churros”.
Il gazpacho, invece, è fondamentalmente un’insalata liquida.
il GIAPPONE: I suoi abitanti applicano alla cucina la stessa precisione che dedicano all’ingegneria.
Dal sushi al sashimi, fino alla zuppa di miso tradizionale e i risultati sono eccellenti.
Attenzione al “fugu”, il piatto a base di pesce palla tossico.
l’INDIA: È la patria delle spezie, con le quali tutto è condito.
Anche le lenticchie bollite diventano deliziose nel “dal” e il tè “chai” ha un aroma intenso. Dalle antiche radici britanniche, il pollo balti sarebbe dovuto estinguersi col colonialismo, secondo la Cnn.
la GRECIA: L’ottimo olio d’oliva la fa da padrona su molti piatti.
Da provare la torta salata con spinaci e feta detta “spanakopita” e il “gyros”, una pita ripiena di carne e salsa tzatziki.
Cavoli e cipolle stracotti serviti insieme al riso sono nel “lahanoriso”, invece, il punto debole.
la THAILANDIA: I ristoranti di strada sono un’attrazione e l’ospitalità è unica.
Da provare la zuppa di gamberi chiamata “tom yam kung”, il massaman curry e l’insalata di papaya “som tam”.
Assolutamente sconsigliato il “pla som” che è un pesce fermentato salito alle cronache per il rischi di cancro al condotto biliare.
il MESSICO: La cucina del Paese offre un po’ di tutto, ma la piccante salsa “mole” e i tamales, che arrivano direttamente dai Maya, sono imperdibili.
Lasciate perdere le tostadas, qui tacos serviti in una tortilla talmente fritta che va in pezzi al primo morso.
gli STATI UNITI: La maggior parte dei cibi proviene dall’estero, ma ci sono specialità tipiche come la zuppa di molluschi e grandi classici come il cheeseburger.
Da evitare gli alimenti eccessivamente trasformati come i dolci di Twinkie e i fritti di KFC.