Colloquio di oltre due ore questa mattina a Civitavecchia tra il tolfetano e il procuratore capo Andrea Vardaro
Omicidio Vannini, Vannicola ascoltato in Procura –
E’ durato poco più di due ore il colloquio di questa mattina tra Davide Vannicola e il procuratore capo Andrea Vardaro.
Il tolfetano è stato chiamato dai magistrati come persona informata sui fatti dopo le dichiarazioni rilasciate alle emittenti televisive nazionali, sull’omicidio di Marco Vannini.
Già la scorsa settimana Vannicola si sarebbe dovuto presentare in Procura ma il tolfetano avrebbe presentato un certificato medico che avrebbe fatto saltare l’incontro posticipandolo di fatto ad oggi.
Con lui presente anche la moglie e il suo legale Antonio Chiocca.
Durante il colloquio secondo quanto emerso Vannicola avrebbe confermato parola per parola quanto raccontato alla stampa.
In quell’occasione il tolfetano aveva parlato del suo rapporto di amicizia con il maresciallo dei carabinieri Roberto Izzo e delle confidenze di quest’ultimo sull’omicidio di Marco VAnnini.
Izzo avrebbe ricevuto, secondo il racconto di Vannicola, una chiamata di Antonio Ciontoli ben prima che fossero allertati i soccorsi.
Nella telefonata il capofamiglia avrebbe raccontato a Izzo di un “guaio” fatto dai suoi familiari.
Sempre in queste confidenze il maresciallo avrebbe detto a Vannicola che a sparare non sarebbe stato Antonio ma il figlio Federico e che avrebbe suggerito al Ciontoli di assumersi la responsabilità di quanto accaduto.