Protopapa: “Lo smart working rallenta l’acquisizione di pratiche e certificati”
Liberi professionisti sul litorale in picchiata dopo il coronavirus –
Il dopo emergenza per molti liberi professionisti, figure quali geometri, ingegneri, e commercialisti, è stato più che catastrofico.
Il lavoro in smart working dei dipendenti pubblici, infatti, ha generato molti problemi per i liberi professionisti.
“Si in effetti è stato un disagio enorme e lo è ancora – esordisce Sergio Protopapa di Area PMI”.
“E’ diventato tutto più difficile e farraginoso per quelle categorie che si rivolgono all’amministrazione pubblica per avere atti, certificati e permessi”.
“Quindi ci sono geometri e ingegneri, per esempio, che per una pratica edilizia devono aspettare settimane dopo che il volume d’affari ha avuto un calo sostanzioso”.
“Non si possono allungare i tempi per ricevere documenti e dare il via ai lavori, con problemi di natura economica che sono molte pesanti”.
“Serve una soluzione, questa complessità sta travolgendo i liberi professionisti”.
“Come associazione abbiamo ricevuto molte lamentele, in particolare sul litorale dove siamo molto impegnati c’è tensione e preoccupazione”.
“Ci sono realtà come Pomezia, Ostia Lido, Fiumicino e Ladispoli in cui il settore terziario è una voce rilevante nell’economia locale”.
“E per molti liberi professionisti – continua Protopapa – è un periodo complesso e delicato; se puoi ci si mettono anche le amministrazioni pubbliche lo è ancora di più”.
“Si allo smart working, ma per chi ha necessita facilitiamogli il lavoro. Più velocità nelle pratiche, meno burocrazia da parte degli enti”.