Dati favorevoli per Lazio, Abruzzo, Molise, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano
Lazio: dati da zona gialla, ma il decreto Draghi blocca il cambio colore
Il monitoraggio dell’Iss, relativo alla scorsa settimana, indicava già la possibilità per queste regioni di passare alla fascia meno restrittiva, la zona gialla, con un indice RT al di sotto dell’1. Domani è previsto il nuovo monitoraggio, relativo all’indice Rt, all’incidenza di contagi e alla percentuale di occupazione dei posti letto in terapia intensiva.
I dati indicheranno quali regioni dovranno cambiare colore, verso una fascia più o meno restrittiva, e quali resteranno nella stessa condizione. Alcune regioni presenterebbero un Rt da zona gialla, ma il decreto Draghi blocca fino a fine mese il cambio colore. Improbabile, quindi, che dalla prossima settimana il Lazio passi in giallo.
Sicilia e Basilicata: dalla zona arancione alla rossa
Situazione più critica è quella che riguarda la Sicilia e la Basilicata che, con un indice Rt e un’incidenza di contagi in aumento, rischiano di passare in zona rossa.

Insieme a loro, Valle d’Aosta e Sardegna probabilmente confermate in questa fascia per un’altra settimana.
Lievi miglioramenti: passaggio in zona arancione
Anche se con una bassa probabilità, due sono le regioni che potrebbero allentare le misure:
la Campania, la scorsa settimana, registrava dati idonei alla zona arancione; leggero peggioramento, però, per quanto riguarda l’incidenza settimanale;
la Puglia, invece, registra una situazione più critica, con un Rt intorno all’1 e numero di terapie intensive oltre la soglia critica.
Rimangono in arancione Lombardia e Piemonte.
Ipotesi Zona gialla: la richiesta delle regioni
In una nazione divisa tra zone rosse ed arancioni, le regioni con i numeri più promettenti sperano in un passo indietro per quanto riguarda la sospensione della zona gialla prolungata fino a fine aprile, per poter da subito godere dei vantaggi della zona meno restrittiva; resta tuttavia improbabile quest’opzione.
Il ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, invece, è propositivo e afferma una reale possibilità di riaperture tra la fine del mese di Aprile e l’inizio di Maggio.
Prospetta quindi una ripartenza in sicurezza parallelamente ad una campagna vaccinale efficiente.