La crisi del latte arriva anche a Cerveteri. Chi produce riceve sempre meno e i costi sono sempre più alti
La crisi nel settore del latte sta colpendo anche Cerveteri. Carmine Ciaralli, come dichiarato da Il Messaggero, attivo con la sua famiglia dal 1980, ha evidenziato la difficile situazione in cui si trova. Nonostante le spese in continuo aumento, i produttori ricevono sempre meno compensi per il latte. Ciaralli ha preso una decisione dolorosa, cedendo già le prime 30 vacche nel basso Lazio. La situazione è critica per le 500 aziende produttrici del Lazio, con molte di loro che rischiano la chiusura. Nonostante i prezzi nella distribuzione non siano diminuiti, il pagamento per il conferimento del latte è in costante diminuzione.
Nei prossimi mesi per molti altri imprenditori del settore terminerà l’aiuto dello Stato denominato “Benessere animali” e sarà difficile capire come faranno ad andare avanti i vari produttori del latte.
Anche Pino Giacomobono, un altro allevatore di Cerveteri, ha denunciato la situazione. Giacomobono ha sottolineato che la fine degli aiuti statali a maggio rappresenta un rischio per molte famiglie, mettendo in evidenza la necessità di affrontare la situazione in modo urgente.