Il ricorso era stato presentato dalla società che si era aggiudicata la realizzazione del PII a Osteria Nova
Il Tar annulla la revoca dei Piani Integrati disposto dall’amministrazione Grando
Tutto da rifare per l’annullamento dei piani integrati disposto dall’amministrazione Grando.
A dirlo è stato il Tar del Lazio che, rispondendo al ricorso presentato dalla società che si era aggiudicata la realizzazione del PII a Osteria Nova ha deliberato la fondatezza del ricorso presentato ai danni del comune di Ladispoli.
In sostanza la Palo laziale srl aveva contestato la delibera n. 25 del 3 maggio 2018 con la quale il consiglio comunale aveva dichiarato che “sulla base delle linee programmatiche di mandato 2017-2022 approvate con delibera di consiglio comunale n.36 del 17 luglio 2017, superate e non più di interesse le proposte di Programmi integrati di interventi presentati (….) dando atto della mancata approvazione da parte della Giunta comunale della fase concertativa e della mancata adozione da parte del consiglio comunale”.
Nel ricorso le parti interessate avevano spiegato come sulla base delle intenzioni dell’amministrazione comunale erano stati avviate una serie di azioni volte all’urbanizzazione della zona Osteria Nova, con tanto di schema di accordo procedimentale redatto dagli amministratori di palazzo Falcone con la determina dirigenziale n.154 del 26 gennaio 2017.
A questo era seguito, anche l’invito formale del presidente del consiglio comunale al sindaco e alla giunta di “porre in essere la presa d’atto in quanto definitivo nella fase negoziale con la società Palo laziale”. Iter che successivamente ha avuto una battuta d’arresto. Con il cambio al “vertice” di palazzo Falcone, l’amministrazione comunale aveva annunciato l’annullamento dei piani integrati giustificandolo anche con un “sopravvenuti motivi di pubblico interesse”.
Motivazioni che però non sarebbero state illustrate nel dettaglio. Non solo. Secondo il tribunale amministrativo, la Giunta avrebbe dovuto, in prima battuta, comunicare al privato le ragioni della sua decisione così da andare a creare il necessario contraddittorio. Ora con la decisione del Tar di annullare la delibera di giunta di revoca dei piani integrati, vanno a sbloccarsi anche gli altri PII inseriti all’interno del documento. Delibera che aveva suscitato delle perplessità in fase di discussione in consiglio comunale anche da parte del consigliere di minoranza di Si Può Fare Giuseppe Loddo che aveva evidenziato delle criticità nella forma della delibera: un unico provvedimento valido per tutti. Non solo.
Loddo aveva puntato i riflettori anche sulle motivazioni esigue contenute nel documento e che oggi hanno portato il Tar a decidere a favore del privato.