Intervista al primo cittadino della Perla del Tirreno
“Santa Marinella, entro quattro anni diventerà la capitale del turismo laziale”
di Giovanni Zucconi
L’intervista che segue è molto lunga, oltre che molto interessante. E quindi limiteremo questa introduzione ai soli ringraziamenti al Sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, per la sua cortese disponibilità, e per il lungo tempo che ci ha concesso. Se volete conoscere il futuro di Santa Marinella e di Santa Severa, e come si gestisce una città apparentemente facile, ma che facile non è, troverete tutte le risposte in questa intervista.
Prendiamola un po’ alla larga. Visto da fuori, il Comune di Santa Marinella non sembra così difficile da governare. Ha un territorio omogeneo, è ben frequentato, e non ha zavorre che storicamente le Amministrazioni lasciano alla successiva. È veramente così?
“Bastava che venisse quattro anni fa, è poi mi diceva se era facile da amministrare. Appena insediati abbiamo subito dovuto dichiarare il dissesto. Perché una precedente gestione scellerata aveva determinato un buco di decine di milioni di euro. La Corte dei conti è arrivata, e ci ha imposto di rimettere 5.200.000 di euro, che erano stati chiesti come anticipazione di cassa dal Sindaco Bacheca, e mai restituiti. Noi in quattro anni abbiamo messo a parte quasi 4 milioni, e li abbiamo restituiti, togliendoli dal bilancio comunale. Adesso la Corte dei conti ci ha chiesto che entro il 28 dicembre dobbiamo restituire altri 900.000 euro. È evidentemente un grosso problema, ma che contiamo di risolvere.”
Quindi non è stato propriamente facile per lei amministrare Santa Marinella “Facile?
Noi ci siamo anche dovuti comprare una sede comunale nuova. Dove siamo desso era un convento delle Benedettine. In settanta anni si è sempre peregrinato da una sede all’altra. In locali stretti, dove dentro l’inverno pioveva. In Ragioneria stavano con due ombrelli aperti e con i secchi per terra. Una situazione veramente fatiscente. Non possiamo assumere, ma siamo la metà di quanti dovremmo essere. E non potevamo contrarre mutui perché eravamo falliti. Le basta?”
Ritiro quello che ho detto…
“È stato più facile per uno come me che ha un’esperienza di 50 anni. So dove mettere le mani. Sono andato al Ministero degli Interni, alla Regione, Provincia e così via. E siamo riusciti a tirare fuori il Comune da quella situazione. Un fallimento è una condizione grave che ti porti dietro tutta la vita. Noi abbiamo dovuto contrarre un mutuo trentennale per
pagare i debiti del passato. Ma abbiamo già pagato il 70% dei nostri creditori.”
Molte delle cose che avrebbe voluto fare non è stato possibile farle, immagino
“Ma nonostante il fallimento da sanare, di cose ne abbiamo fatte molte. Santa Marinella è ormai una città normale che ha bisogno di tante cose. Non è solo un luogo di vacanza. E oltre i conti in dissesto abbiamo trovato altre sorprese. La scuola delle Vignacce era chiusa perché inagibile. Per la scuola Carducci, il primo giorno che mi sono insediato ho trovato una perizia che mi imponeva di chiuderla. Mi chiedeva addirittura di abbatterla e ricostruirla. Nessuna scuola era agibile. E io dove li mandavo i 1.500 ragazzi di Santa
Marinella a scuola? Mi sono assunto la responsabilità di non chiuderla. Sono andato a parlare con Zingaretti, e in tre anni ho preso un milione di euro. Con questi soldi abbiamo sistemato gli edifici, e adesso abbiamo una scuola nuova. Ho anche riaperto le Vignacce.”
Immagino che non si sia fermato qui
“No di certo. Avevamo una palestra di 1.000 posti che era inagibile. Abbiamo dovuto spendere 190.000 euro per riportarla in sicurezza. E proprio ieri ci abbiamo organizzato la Festa dello Sport. Nel campo sportivo c’era addirittura una pista di motocross. Utilizzando i soldi del credito sportivo e della Regione, abbiamo costruito un campo che ci è costato quasi un milione di euro. Uno dei più bei campi del Lazio. Il Cerveteri vorrebbe venire a giocare il suo campionato nel nostro campo, perché il loro è inagibile. Una società di serie A di pallacanestro vuole venire a fare il campionato nel nostro palazzetto dello sport perché non hanno più impianti.”
Una domanda a questo punto è inevitabile. Dove avete preso tutti questi soldi?
“Dal Ministero degli Interni, dalla Regione Lazio, adesso dal PNRR e dai POR. Tutti finanziamenti che sono andato a cercare personalmente. E tutto questo lo abbiamo poi realizzato nonostante che noi stiamo andando avanti con la metà del personale necessario.”
Mi può dare un’anticipazione del prossimo grande investimento?
“Faremo un ospedale, un poliambulatorio, come quello di Ladispoli. Un ospedale nuovo. Già deliberato finanziato con il PNRR. Nessun Comune d’Italia di 19.000 abitanti ha un
ospedale e una casa della salute.”
Come avete risolto i problemi che avete trovato me lo ha spiegato benissimo. Parliamo adesso del futuro di Santa Marinella e di Santa Severa. Che sono due località a forte vocazione turistica. Quale è la sua strategia per competere su questo fronte con le altre città del nostro litorale? Nel futuro ci sarà ancora solo turismo?
“Fino ad oggi abbiamo sistemato quello che non funzionava. Puntando soprattutto su scuola, sport e sanità. Ma adesso dobbiamo cominciare a dare le prospettive per un futuro diverso. E per questo abbiamo in mente un grande progetto. Abbiamo un piano di investimento di 100 milioni di euro sull’ex Italcementi. Sono coinvolte aziende come Salini e Impregilo. L’ex Italcementi sarà il futuro di Santa Marinella. Vi realizzeremo una città della salute. Ci saranno due o tre cliniche e residenze per anziani. Ma anche un centro moda di grandi firme.”
Quindi non punterete solo sul turismo?
“Vogliamo fare molto per il turismo. Per esempio, vogliamo puntare molto sul porticciolo. Vogliamo rifarlo. Sperando che vinceremo la causa contro l’attuale gestore che in 26 anni non ha fatto nulla. Lui prese la gestione in cambio dell’impegno di un raddoppio del porto. Cosa che non ha mai fatto. Noi vogliamo che diventi molto più bello e grande. Quindi non punteremo solo sulla grande riqualificazione urbana con il progetto sull’ex Italcementi, ma investiremo su tutto quello che Santa Marinella e Santa Severa possono offrire. Punteremo per esempio sull’Archeologia. Santa Marinella ha delle testimonianze archeologiche importantissime. Stiamo tirando fuori un’intera città. Un castrum, una cittàfortificata sul mare. Abbiamo le peschiere che, non lo dico io, sono le più belle del Mediterraneo. Abbiamo uno splendido castello.”
Ma soprattutto avete il mare…
“E il clima. Siamo una delle città di mare con più presenza di iodio d’Italia. E, naturalmente, un mare stupendo. Non abbiamo fabbriche, non abbiamo sorgenti inquinanti. Vogliamo offrire al mondo un concentrato di sole, mare, clima, castelli, archeologia, e quindi cultura. Vogliamo che Santa Marinella diventi la capitale del turismo laziale. Ripeto. Santa Marinella diventerà la capitale del turismo laziale.”

Si è dato una scadenza per raggiungere questo obiettivo?
“Si. L’impegno è che ci diventi entro i prossimi quattro anni. Nel 2026, 2027, Santa Marinella sarà la capitale del turismo laziale”
Il Sindaco Tidei: “Santa Marinella, entro quattro anni diventerà la capitale del turismo laziale”
Ma il suo mandato scadrà prima
Mi ricandiderò sicuramente nelle prossime elezioni. Anche se mi hanno già chiesto di farlo a Civitavecchia.”
Sembra molto sicuro di raggiungere questo obiettivo così impegnativo
“Perché siamo vicini a Roma. E abbiamo tre milioni e mezzo di croceristi che arrivano a Civitavecchia. Il 70% va a Roma. Rimane un 30% che possiamo intercettare. Un 30% vuole dire un milione di persone. Noi dobbiamo creare quindi le attrattive per i croceristi. Per esempio abbiamo il surf. Vogliamo diventare un’importante sede nazionale per questo sport. E ospitare i campionati mondiali. Non le dirò tutto quello che abbiamo in mente perché ci vorrebbe troppo tempo. Poi oltre i croceristi, abbiamo anche il grande bacino di tre milioni di Romani. Ci sono, per esempio, gli Ebrei romani.”
Ebrei?
“Si. Forse non sa che gli Ebrei vengono a villeggiare solo qui. Non vanno da nessun’altra parte. La spiaggia della Perla è tutta ebrea. Noi siamo stati i primi nel Lazio a fare prodotti Kosher. Vengono da noi a comprare prodotti Kosher. “
Sapevo della presenza di molte ville di Ebrei a Santa Marinella. Ma non immaginavo questa specializzazione
“Conad fa prodotti Kosher. In accordo con tutti gli Ebrei. Ma vengono anche da fuori a fare acquisti. Da Cerveteri e da Ladispoli.”
Santa Marinella e Santa Severa saranno sempre un luogo di villeggiatura d’élite?
“Sono ancora un luogo d’élite. È evidente che puntiamo sempre ad un turista che può spendere. E vogliamo continuare a farla risplendere come in passato. Se tre Presiedenti
della Repubblica, Cossiga, Scalfaro e Ciampi avevano una villa a Santa Marinella, ci sarà un motivo. Ma mi sono personalmente impegnato anche a favorire la frequentazione di chi avrebbe difficoltà a venire da noi. Abbiamo messo un autobus gratuito che dalla stazione di Santa Marinella e Santa Severa portava gratuitamente i turisti lungo le spiagge. Che con quattro euro e cinquanta di treno possono venire da Roma. È un’iniziativa che io definisco solidale.”
È un’iniziativa che le fa onore
“Io non dimentico da dove sono venuto. Non dimentico la mia storia. Io vengo da una famiglia povera. Di lavoratori e operai Comunisti. Per pagarmi gli studi, ero Presidente della categoria generici cavallerizzi, ho fatto il cascatore da cavallo, una specie di stuntman dei giorni d’oggi. Ho lavorato in più di 100 film. Io mi sono pagato l’Università con questi film, cascando da cavallo. I miei inizi sono stati molto duri. Mio padre fu licenziato da una società che lavorava per il Ministero della Difesa perché era Comunista. Quindi abbiamo passato un brutto periodo. Ma comunque mio padre, facendo sacrifici, volle che finissi il Ginnasio. Per questo ho sempre rispettato la povertà. Perché chi ce l’ha, è dura… Ed esige rispetto da chi sta meglio.”
Un’ultima domanda. Ho sentito più di una persona preoccupata della politica di privatizzazione delle spiagge libere che state portando avanti
“Non è vero nulla. La verità è che, unico Comune nel Lazio, l’86% delle spiagge di Santa Marinella sono pubbliche. Quando parlano di privatizzazione, l’unica spiaggia coinvolta è
quella della Perla. Quella della passeggiata. Ma quella è stata sempre privata. Da quando è nata la Perla, e lo stabilimento è comunale, è sempre stata gestita annualmente da un privato. Ma nel frattempo, la Perla è stata dichiarata inagibile. Tutti i locali sotto la passeggiata sono puntellati. Servirebbero due milioni di euro per sistemare il tutto. Ma il
Ministero e la Regione non possono darceli. In queste condizioni come troviamo i soldi che ci servono?”
Privatizzandola?
“No. La spiaggia rimane pubblica. Comunale. La facciamo gestire per 15 anni. In cambio devono investire due milioni di euro per rendere di nuovo agibili e operativi tutti i locali, che sono enormi, e che oggi sono chiusi. Locali che possono utilizzare per 15 anni. Poi torna tutto al Comune. Come vede non è una privatizzazione.”