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Dimensionamento scolastico, Gubetti: “Chiesto che venga convocato un consiglio comunale in seduta straordinaria pubblica”

“Inviteremo i rappresentanti regionali , i dirigenti scolastici, i genitori”

Oggi ho chiesto ufficilamente al Presidente del Consiglio di convocare un Consiglio Comunale in seduta straordinaria pubblica aperta per trattare del piano Regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche 2024/2025 e delle ricadute sui nostri Istituti Comprensivi e sull’offerta formativa e l’autonomia scolastica.

Inviteremo i rappresentanti regionali , i dirigenti scolastici, i genitori dei plessi oggetto di ridimensionamento, i rappresentanti sindacali e i sindaci dei territori interessati.

Dimensionamento scolastico, Gubetti: "Chietso che venga convocato un consiglio comunale in seduta straordinaria pubblica"
Dimensionamento scolastico, Gubetti

Dopo l’incontro avuto con l’assessore regionale alla Scuola, Schiboni, assieme a una delegazione di sindaci e presidenti di municipi di Roma e della consigliera regionale Eleonora Mattia sono ancora più convinta che la scelta fatta dalla Regione Lazio con la delibera del 4 gennaio sul dimensionamento scolastico del Lazio, è stata una scelta scellerata, che non ha seguito nessun percorso di condivisione con i soggetti coinvolti, a partire dalla Conferenza Regionale Permanente per l’Istruzione, gli enti locali, i dirigenti scolastici, i consigli d’istituto, i sindaci. Una scelta unilaterale che si è basata esclusivamente su un criterio numerico che avrà ricadute enormi di cui non si è voluto tenere conto nel momento in cui si sono fatte le scelte di accorpamento. La Giunta Rocca sospenda l’attuazione della delibera regionale dandone comunicazione all’Ufficio scolastico, convochi con urgenza un tavolo con tutte le Istituzioni interessate per individuare percorsi condivisi e sostenibili per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Abbiamo dato all’assessore la nostra totale disponibilità a proseguire il percorso di dimensionamento, a cui restiamo fortemente contrari, ma con grande senso di responsabilità capendo che non ci sono alternative, chiediamo che questo avvenga tenendo in dovuta considerazione le difficoltà concrete, logistiche e organizzative, che avranno ricadute negative sugli studenti, le loro famiglie e su tutta la comunità scolastica.

La Regione ascolti i territori e colmi la distanza che si è creata in questa fase delicata dove è in gioco il diritto allo studio.

Così il primo cittadino in un lungo post social.