Cronaca di una giornata di pace? Cerveteri ombelico del mondo e non per l’imminente concerto del Jova Beach
Cronaca di una giornata di pace? – Cerveteri ombelico del mondo e non per l’imminente concerto del Jova Beach
Party, previsto per il prossimo luglio, sulle spiagge, simili alla superficie lunare, di Campo di Mare.
Un mattinata in cui il centro storico si è riempito in modo ahimé inusuale, ma non per un evento, una sagra o semplicemente per la vitalità della città stessa.
No, si è riempito in nome di una bandiera, quella della pace, che stamattina si è resa artefice di cotanto movimento.
Forze dell’ordine in ogni angolo e in numero eclatante a sorvegliare la pace tra la manifestazione di Casapound e la chiamata alle armi ‘bianche’ in difesa del vessillo e di una ideologia (universale e non di qualcuno) voluta dal primo cittadino Alessio Pascucci.
Una mattinata tutto sommato pacifica, sempre nel rispetto del vessillo, in cui non vi è stata alcuno scontro fisico (e ci mancherebbe), ma solo qualche parola fuori dalle righe e qualche simbolico gesto un po’ retrò e demodé. Ora non me ne voglia nessuno, ma appare anacronistico pensare che qualcuno sia contro la pace o che ci siano menti predisposte alla guerriglia.
Si difendeva una ideologia condivisibile in modo universale, senza dubbio anche da Casapound. Una settimana trascorsa tra comunicati di sostegno e solidarietà al vessillo in piazza Risorgimento, di note piene di giurisprudenza e diritto (da entrambe le parti), che hanno finito per far tornare nella naftalina i problemi, quotidiani ed asfissianti della città.
Non vorrei essere frainteso: questo è un momento storico in cui le idee e le ideologie spesso sono messe in un angolo e ben venga la riaffermazione dei principi, ma non si perda di vista la strada maestra oppure non siano invocate solo a comando e senza concretezza.

Da questo punto di vista va apprezzato l’ardore di chi si impegna e lotta per una idea, ma ora dissolto il fumo di questa giornata freddina, ma col sole, si torni ad analizzare i problemi contingenti. Sono tanti e aspettano da anni soluzioni non facili da trovare.
Sarebbe oggi stucchevole fare l’elenco delle necessità di Cerveteri, a partire proprio dai problemi sociali con tante persone messe all’angolo della società. Ci si rimbocchi le maniche e si metta in ogni cosa lo stesso ardore. Cerveteri, dopo questa giornata, tornerà purtroppo ad assopirsi, in pace, in attesa del risveglio dal letargo…
Riccardo Dionisi