Cerveteri, scarichi abusivi. I residenti hanno 30 giorni per mettersi in regola –
Trenta giorni di tempo. Questo il termine che il comune cerite ha dato ai residenti che vivono in numerose zone della città per mettersi in regola. I liquami delle abitazioni, infatti, da troppo tempo confluiscono tal quale nei fiumi, inquinando. Ora dopo le indagini della Capitaneria di porto di Ladispoli su sollecito della Procura della Repubblica di Civitavecchia, verrà messa la parola fine a queeto degrado..
Le aree interessate dal provvedimento del Sindaco Pascucci sono quelle di Via della Lega, via Francesco Barboni, via Francesco Donnini, via Settevene Palo, via Giulio Berardinelli, via Nazareno Di Bernardino e via Verdiano Garbini.

<<Tenuto conto della gravità della situazione igienico sanitaria in corso e al fine di tamponare i fenomeni di inquinamento ambientale in atto, è stato redatto il progetto dei Lavori di risanamento in via Barboni, via Donnini e via della Lega con la realizzazione di nuovi collettori acque reflue /…/ <<Considerato che risulta necessario interrompere lo sversamento di liquami sul suolo e nel fosso Vaccina, in quanto trattasi di acque reflue non depurate, e che il permanere della situazione costituisce grave pericolo per la salute e per l’igiene pubblica in un litorale a forte vocazione turistico balneare, ordiniamo ai proprietari e agli amministratori di condominio la regolarizzazione degli scarichi anomali accertati>>: questo quanto scritto nella ordinanza.
Ora i residenti coinvolti avranno, ad oggi, 20 giorni di tempo per realizzare a proprie spese un progetto esecutivo redatto da un tecnico abilitato all’esercizio della professione che permetta di separare le acque reflue bianche da quelle nere con il conferimento delle stesse nei collettori fognari costruiti su Via Barboni e via della Lega.
I cittadini, però, sono sul piede di guerra:
<<Il Comune ordina di effettuare a nostre spese degli interventi di sistemazione complessiva delle fognature a servizio di immobili costruiti molti anni fa con tanto di certificato di abitabilità rilasciato dal Comune. Tutto questo non è corretto>>.
Mettere fine a questo degrado è un passo importante anche per ridurre notevolmente l’inquinamento nel mare di Ladispoli visto che il fosso sfocia tra proprio via Regina Elena e via Marco Polo, lungomare centrale. Spesso i politici ladispolani, in primis il consigliere Ardita, hanno puntato l’indice contro l’immobilismo dei dirimpettai di Cerveteri.
I controlli della guardia costiera, registrati nel 2018 soprattutto nella frazione di Ceri, proseguiranno su tutte le aree di Cerveteri che presentano lo stesso tipo di problema igienico.