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Casapound, 25 aprile: “A Cerveteri sfoggio di ignoranza”

Dito puntato contro il primo cittadino Alessio Pascucci

Casapound, 25 aprile: “A Cerveteri sfoggio di ignoranza” –

Riceviamo e pubblichiamo –

“Sulla “festa” del 25 aprile francamente riterrei di sorvolare, è già noiosa ogni anno di più e criticarla ogni anno rischia di regalarle l’interesse che ha perso da tempo, semmai lo abbia realmente avuto: c’è la storia per questo, non servo certo io”.

A puntare il dito contro le celebrazioni di ieri a Cerveteri è Casapound.

Il movimento politico punta i riflettori contro in particolare contro il discorso pronunciato dal primo cittadino.

Parole quelle di Pascucci che “hanno avuto il sapore di una disperata vox clamantis in deserto, dinanzi più che altro agli operatori della sicurezza che si trovavano lì per dovere d’ufficio.

Difficile anche trovare il filo logico delle dichiarazioni affannate, che denunciano più che altro una difficoltà che tutti notano, difficoltà politica, derivante dal dover sorreggere uno schiacciante e catastrofico scenario, sotto tutti gli aspetti, della politica cerveterana: parliamo di un’azione lontana dai cittadini”.

Riflettori puntati anche sull’opportunità di “inserire una messa nei ‘grandi’ festeggiamenti”.

Una decisione che qualche movimento politico ha criticato “in nome di una laicità che come ogni “esasperazione nasconde spesso una profonda isteria: meno divertente se vogliamo ricordare i morti, non di freddo ma assassinati dai partigiani comunisti, anche solo fra i parroci e sacerdoti – volendo unicamente restare in tema – , e anche solo in prossimità e in seguito al 25 aprile 1945, pertanto a guerra finita da almeno un anno e mezzo: 24 aprile, Don Domenico Gianni, Parroco di San Vitale di Reno; Don Tiso Galletti; 13 Maggio, Don Enrico Donati, Lorenzatico; 20 Giugno, Don Raffaele Bortolini, Parroco di Dasso; 2 Luglio, Don Giuseppe Rosari, Parroco di San Martino in Casola; 25 Luglio, Don Achille Filippi, Parroco di Maiola; 10 Settembre, Don Teo Aldo Daporto, Parroco di Casalfiumanese; 5 Dicembre, Don Alfonso Reggiani, Arciprete della Chiesa Santuario di Amola.

Sono solo alcuni dei documentati ovviamente, chiamatela pure festa di tutti, ma no grazie!”.